Martedì prossimo alle 17.00 sarà inaugurato il centro di accoglienza di Licodia Eubea, ristrutturato con il co finanziamento dell’unione europea attraverso i fondi del ministero dell’interno nel contesto del pon sicurezza obiettivo operativo 2.1.
L’immobile di piazza Papa Giovanni XXIII, di proprietà del comune di Licodia Eubea, è stato ristrutturato dallo stesso per la realizzazione di un progetto di inclusione sociale a livello abitativo dal titolo “Licodia Eubea accoglie”.
L’azione, che si inserisce nel quadro delle politiche di accoglienza per far fronte alle necessità di incremento delle strutture ricettive per i migranti, dovuti ai numerosi flussi migratori che interessano l’Italia e in particolare la Sicilia vedrà l’ospitalità di 15 migranti richiedenti asilo e/o titolari di protezione internazionale.
La struttura è stata organizzata prevedendo otto camere doppie interamente arredate, una cucina e un ampio spazio comune, spazi adeguati per la realizzazione delle attività ludiche e di formazione e alfabetizzazione.
Questo progetto permetterà di incrementare il numero dei posti disponibili e di poter dare un’accoglienza più ampia all’interno del Comune di Licodia Eubea, seguendo la logica delle linee guida impartite per i progetti Sprar, sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati.
“La Sicilia da sempre è stata caratterizzata dalla propensione all’accoglienza e all’ospitalità” e oggi più che mai l’attualità ci impone di sviluppare queste due virtù facendole divenire accoglienza verso coloro che sono meno fortunati e scappano da terre lontane per cercare qui una vita migliore – sottolinea il sindaco, Giovanni Verga – l’accoglienza che si trasforma, anche attraverso progetti come questo, in integrazione, riconducendo la gestione dei fenomeni migratori attraverso una pianificata strategia nell’interesse di una comunità sempre più multietnica. Abbiamo voluto incrementare a Licodia Eubea il numero dei posti di accoglienza, seguendo proprio questa logica della speranza, al fine di offrire una vita migliore a chi non l’ha avuta finora”.