Non c’è pace per l’istituto tecnico di Tortorici. Nei mesi scorsi il consiglio comunale si era detto unito per trovare una soluzione e salvare la scuola. La Provincia regionale di Messina, con una nota, adesso ha intimato all’amministrazione oricense, guidata dal sindaco Carmelo Rizzo Nervo, di trovare dei locali idonei comunali per ospitare i ragazzi che, altrimenti, saranno trasferiti nella sede principale di Sant’Agata di Militello perché l’Ente non intende più pagare un affitto di 86 mila euro l’anno, ma dà la disponibilità a pagarne solo poco più di 4 mila euro annui. Per affrontare nuovamente il problema, per due giorni si è riunito il consiglio comunale, a dir poco infuocato, convocato in seduta straordinaria e urgente il 20 ottobre e riunitosi anche il pomeriggio del martedì dopo contestazioni e litigi in aula.
“La scuola, per restare aperta – ha dichiarato il consigliere Pippo Galbato – ha bisogno di una segreteria, una sala professori, la palestra, un laboratorio e una sala riposo per bidelli oltre alle classi necessarie. Dovremmo dire al commissario della Provincia che questa scuola non si tocca e dovremmo essere uniti nel farlo. Non siamo stati noi a fare gli sprechi perché è stata la Provincia nel 1990 a sottoscrivere il contratto di affitto con il privato che ha messo a disposizione la struttura”. Un affitto che costa circa 86 mila euro all’anno alla Provincia che adesso non intende più sborsare i soldi necessari per mantenere la struttura. Dall’Ente, infatti, è arrivata una nota in cui si dà la disponibilità a concedere un affitto di poco più di 4 mila euro annui. “Per avere una struttura idonea però servono i locali adatti – ha proseguito Galbato – e il gioco della Provincia è fare in modo che noi non la potremo avere e quindi non avere più un istituto scolastico di istruzione superiore”.
Secondo l’opposizione invece la soluzione c’è e sarebbe l’amministrazione a non volerne prendere atto. La soluzione proposta sarebbe utilizzare i locali della scuola media che sono di proprietà comunale. “Il gruppo consiliare Tortorici III Millennio – ha dichiarato Cinzia Conti Mica in aula – confida nella sensibilità del presidente e dei consiglieri, dimostrando di non essere complici di un sistema politico arrogante e personale che negli anni passati hanno prodotto solo danni, debiti, illegalità e privilegi portando quasi al dissesto finanziario l’Ente”. Parole pesanti sono volate in aula. “Per capire tutto il gioco – ha risposto il sindaco, Rizzo Nervo – dobbiamo comprendere che la Provincia ha l’intenzione di fare il modo di chiudere la scuola. Le aule da una sono passate a tre negli scorsi anni ed è stata garantita la permanenza dell’istituto a Tortorici che ora, da 23 alunni, in un anno sono diventati 56. Per le accuse rivolte all’amministrazione dalla minoranza risponderò domenica in un comizio, non adesso perché ora l’importante è cercare di arrivare ad una soluzione per salvare la nostra scuola”. Contestazioni sono arrivate anche dal pubblico e dai consiglieri di minoranza che chiedevano di dare la parola alla dirigente scolastica presente in aula. Un procedimento che non è possibile in quanto il consiglio è sì aperto al pubblico, ma non è data la possibilità ad esterni di poter intervenire, se non precedentemente richiesto e preventivato.
Non sono mancati momenti di tensione in aula con il pubblico che ha contestato apertamente quanto detto da sindaco e consiglieri di maggioranza. La seduta per questo è stata sospesa per un’ora ma, alla ripresa, non si sono presentati i consiglieri di maggioranza e il consiglio è stato rinviato al giorno successivo. “Nessuno vuole la chiusura dell’istituto commerciale – ha dichiarato la consigliera Rosita Paterniti del gruppo Tortorici III millennio – noi abbiamo proposto di chiedere la disponibilità dei locali alla preside dell’istituto comprensivo n.1 e poi valutare le soluzioni per salvare la scuola”. E’ stato votato un documento presentato dal capo gruppo di maggioranza La Seta con le contestazioni dell’opposizione in merito ad una dichiarazione ufficiale del segretario scolastico Di Paola che smentirebbe la visita dei tecnici comunali per valutare l’idoneità di diverse aule per gli studenti della ragioneria. Un documento approvato con i voti contrari della minoranza. “E’ stato votato il documento – hanno dichiarato i consiglieri di opposizione – e non il punto all’ordine del giorno. Su questo scriveremo perché la votazione non è stata chiara”. Insomma, la vicenda appare ingarbugliata e mentre i ragazzi stanno seguendo regolarmente le lezioni, la soluzione non sembra poi così vicina.
Maria Chiara Ferraù