La Sicilia dei trasporti abbandonata dal primo ottobre

La Sicilia è stata completamente abbandonata al suo destino. Almeno per quanto riguarda i trasporti. Niente aerei, niente treni e neppure traghetti. Lo rende noto il comitato pendolari siciliano.

Qualche settimana fa – si legge in una nota – Alitalia annunciava che avrebbe abbandonato le tratte da e per la Sicilia. A questo annuncio si è unita dopo qualche giorno la compagnia aerea AirOne che dal primo ottobre effettuerà solo i voli per Milano e Roma escludendo tutte le altre destinazioni sin’ora operate dagli aeroporti di Catania e Palermo.

A questi abbandoni si aggiungerà, sempre dal primo ottobre, quello dei traghetti di Fs Bluferries. L’unica nave di Bluferries abbandonerà il porto storico di Messina per approdare a quello di Tremestieri. Questo abbandono penalizza pesantemente lo spostamento di migliaia di pendolari sulle due sponde che non potranno più usufruire di un trasporto pubblico garantito da Ferrovie dello Stato, ma saranno costretti a servirsi di traghetti ed aliscafi di società private, con altri orari e con molte meno corse giornaliere e nei giorni festivi.

In questi ultimi anni si è parlato tanto di sviluppo infrastrutturale dei territori siciliani, guardando con un certo interesse ai provvedimenti del governo come il Piano per il Sud, il Decreto del Fare e per ultimo lo Sblocca Italia.  Questi ultimi avvenimenti penalizzano in maniera definitiva i siciliani lasciandoli in balia di una continuità territoriale del tutto inesistente.

 

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