Un uomo si era appropriato della carta di credito di una donna e con questa aveva pagato l’acquisto in una gioielleria nel centro di Ragusa. Il titolare ha effettuato il pagamento con la carta del circuito Visa, ma accortosi della discrasia di titolarità, il gioielliere si è rifiutato di consegnare l’acquisto e il soggetto si è allontanato dal negozio adducendo come scusa che la donna intestataria della carta fosse la sorella, impossibilitata ad essere presente all’acquisto.
Qualche minuto dopo, una stessa telefonata al 112 ha segnalato lo stesso modus operandi ai danni di una seconda gioielleria in corso Italia. Gli uomini di una squadra volante hanno raccolto le prime testimonianze dei due commercianti e una descrizione sommaria dell’uomo. Si tratta del pregiudicato ragusano trentasettenne Massimiliano Raguna, già condannato per furto aggravato con sentenza definitiva ed ammesso alla misura dell’affidamento in prova ai servizi sociali che stava scontando in un centro di recupero del capoluogo siciliano.
L’uomo è stato intercettato nelle pertinenza di un noto negozio di telefonia ed è stato bloccato dagli agenti. Alle richieste dei poliziotti, Ragona ha risposto di aver regolarmente acquistato un telefono cellulare smartphone marca LG modello L3 del valore di 89 euro, comprensivo di scheda e cover. Anche in questo caso aveva pagato con la carta di credito che era stata rubata ad un’insegnante che non si era ancora accorta del furto, se non quando è stata avvisata dalla polizia.
Gli importi per un totale di 1.250 euro, sono stati restituiti alla professoressa vittima del furto e il pregiudicato, messo alle strette, ha anche confessato di aver sottratto un portafogli da donna contenente la carta di credito quando si era introdotto nella segreteria di un istituto scolastico della città. A suo carico sono state formalizzate diverse denunce e il 37enne è stato arrestato per truffa continuata aggravata e sottoposto al regime degli arresti domiciliari, su disposizione del pm di turno, Gaetano Scollo. Il giovane è stato anche denunciato per furto aggravato. Solo il 19 luglio di quest’anno, Ragona Massimiliano – che annovera svariate condanne per furto aggravato, rapina ed evasione – era stato scarcerato dalla Casa Circondariale di Augusta per essere ammesso al regime di affidamento in prova ai servizi sociali quale misura alternativa alla detenzione in carcere: sarà ora il Tribunale di Sorveglianza di Catania a dover valutare la revoca del provvedimento de quo.
Maria Chiara Ferraù