Tortorici (Me): lavoratori comunali a rischio, l’allarme della Cgil

Al comune di Tortorici 26 lavoratori di ruolo rischiano di trovarsi in mobilità e che vengano eliminati 63 posti destinati alla stabilizzazione dei precari in servizio, portando la dotazione organica complessiva da 152 a 47 posti. Il grido di allarme lo lancia, ancora una volta, la Cgil Funzione Pubblica che chiede all’amministrazione, guidata dal sindaco, Carmelo Rizzo Nervo, di attivare la procedura di modifica del piano di riequilibrio finanziario contenente la revoca del fondo di rotazione.  L’attuale piano di riequilibrio prevede l’accensione di un mutuo da un milione e seicento mila euro.

Tutto ciò, secondo il sindacato, comporterà nell’immediato futuro non solo l’innalzamento dei tributi locali, ma anche la mobilità di 26 posti di ruolo, depennati dalla dotazione organica dell’ente e la totale impossibilità di poter stabilizzare e mantenere in servizio i 63 contrattisti sia ex articolo 23 che ex lavoratori socialmente utili provenienti dal fondo regionale o nazionale. Secondo Nino Pizzino, coordinatore territoriale Cgil Fp, si tratta di “una vera macelleria sociale. A fronte di numerosi impegni assunti formalmente dall’amministrazione Rizzo – scrive in una nota il sindacalista – circa la volontà di salvaguardare tutti i posti in dotazione organica ed evitare la mobilità del personale attraverso un percorso diverso dall’attuale, fino anche a considerare un ritiro dal piano di riequilibrio /fondo di rotazione, nulla è stato fatto in tale direzione”. Nella nota, inoltre, il sindacato chiede la revoca della delibera della giunta n.111 dello scorso 13 giugno sulla rideterminazione della dotazione organica.

L’accesso al fondo di rotazione, per cui il sindacato chiede la revoca, determinerebbe “una fortissima riduzione della dotazione organica e mette a rischio i servizi che attualmente vengono garantiti all’utenza che potranno difficilmente essere garantiti soltanto da 47 lavoratori”.

“In assenza di risposte dall’amministrazione – conclude Pizzino – e di un atteggiamento coerente con gli impegni assunti, ci attiveremo affinché la problematica venga attenzionata a tutti i livelli in tutta la sua grave drammaticità”.

Maria Chiara Ferraù

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