Domani, giovedì 31 luglio, alle 19.00, la villetta comunale di Castel di Tusa ospiterà un incontro per discutere sull’adesione ad uno dei liberi consorzi in fase di costituzione. All’iniziativa del primo cittadino arriva il plauso di Antonio Matasso, segretario regionale del partito socialista siciliano.
“I socialisti dei Nebrodi – dichiara Matasso – auspicano che sia mantenuta l’unità storica ed amministrativa del territorio tirrenico-nebroideo. Grazie alla legge regionale 8 del 2014, i comuni dei Nebrodi occidentali non hanno bisogno di aderire al consorzio delle Madonie o a quello di Enna per non dipendere più da Messina. La nascita dell’Area metropolitana di Messina, infatti, determinerà la costituzione di un nuovo consorzio dei Nebrodi, che comprenderà buona parte del versante tirrenico della vecchia provincia. Riteniamo pertanto opportuno – conclude l’esponente socialista – che l’area nebroidea non sia smembrata, considerato che, anche aderendo ad un altro consorzio, le circoscrizioni dell’Agenzia delle Entrate, del Tribunale, dell’Azienda sanitaria, del Catasto, del Provveditorato agli studi, della Questura, della Prefettura, dell’Inps, ecc., rimarrebbero invariate, con il risultato che i comuni dei Nebrodi occidentali, pur associandosi ad Enna o alle Madonie, continuerebbero a far riferimento a Sant’Agata di Militello o a Patti, quando non direttamente a Messina, per tutta una serie di servizi”.