Superata quota duecento iscritti alla Termini – Caccamo 2014, la corsa riservata alle auto storiche, terza prova del Campionato Siciliano Velocità in Salita, che sabato 26 e domenica 27 luglio torna a rombare con l’organizzazione dell’Automobile Club Palermo. Il fascino del tracciato, teatro di grandi sfide, ha richiamato nomi importanti della specialità ed ha contribuito a far uscire dai garage auto di prestigio. Alle vetture storiche si aggiungeranno alcune auto moderne ammesse dal regolamento di gara, oltre ad una lunga lista di quelle, che tornano su un percorso di gara per la “Legend Stars”, la sfilata dinamica riservata a vetture di particolare prestigio. La manifestazione orbita intorno a Termini Imerese ed il programma entrerà nel vivo sabato 26, quando dalle 10.30 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00 si svolgeranno le verifiche tecniche presso il Museo Storico dell’Automobilismo Siciliano e della Targa Florio in località Mulinelli. I motori si accenderanno nella giornata di domenica 27 luglio, quando alle 8.30 i direttori di gara Marco Cascino e Michele Vecchio daranno il via alle prove ufficiali di ricognizione del tracciato. Dopo un’ora dalla conclusione delle prove scatterà l’edizione 2014 della Termini – Caccamo, in gara unica, sui 7,1 Km della Strada Statale 285, con la tradizionale sede della partenza alle porte di Termini Imerese e l’arrivo all’entrata di Caccamo ed un dislivello di 361 metri. La cerimonia di premiazione, sempre al Museo del Motorismo Siciliano di Termini, completerà l’edizione del ritorno della gara. Tanti i nomi che possono ambire al successo: Totò Riolo sulla Stenger BMW 2500 di 3° raggruppamento appena rivisitata, con cui l’asso di Cerda e portacolori “Bologna Corse” farà chilometri utili per il proseguimento del Campionato Italiano della specialità. Sempre in 3° Raggruppamento anche la Lucchini del bravo trapanese Andrea Raiti. Ritorno al volante per il forte palermitano dell’Island Motorsport Antonio Stagno, che come i rally ha sempre apprezzato anche le salite e sarà al via con una Alfa Romeo Giulia GTA di 1° Raggruppamento. Nello stesso raggruppamento il driver e preparatore Domenico Guagliardo, che piloterà una Porsche 911. Con le BMW 2002 spiccano i nomi del giovane collesanese del Gruppo Trinacria Corse Pierluigi Fullone e di Antonio Piazza. Per la casa del Biscione l’inossidabile catanese Nicola Mario Scaccianoce e Gianfilippo Quintino, rispettivamente su Alfa GTA ed Alfetta GT. Tra le Autobianchi A 112 il madonita Giovanni Grisanti e con la Fiat 128 il palermitano di Catania Vincenzo Barone ed il driver e preparatore messinese del Team Phoenix Salvatore Caristi. In 3° raggruppamento svettano anche le presenze del nisseno Roberto Lombardo su Fiat Ritmo 130 e del campano Francesco Avitabile sulla sempre ammirata BMW 320; le Porsche 911 dei palermitani Natale Mannino e Gianfranco Rappa, le Lancia Beta Montecarlo di Maurizio La Placa e Giuseppe Romano. Con l’inseparabile Opel Kadett GTE al via Alfredo Altopiano, mentre tornano sulle X1/9 da salita il locale Leonardo Cristadoro ed il driver sempre più preparatore palermitano Ciro Barbaccia. Fra le auto moderne non mancherà lo spettacolo di alto livello per la presenza di accreditati piloti al volante di vetture prestanti. Ai nastri di partenza ci sarà il ragusano di Comiso Giovanni Cassibba, il portacolori Catania Corse, che continuerà lo sviluppo della GLW di derivazione Wolf con motore Mugen da 3000 cc.. Spicca la presenza del rallista madonita Filippo Vara con la Renault New Clio per i colori della CST Sport. Torna in salita il rallista agrigentino Alfonso Di Benedetto con la Peugeot 207 Suepr 2000 portacolori S.G.B., mentre il palermitano Raffaele Picciurro disporrà di una biposto Osella PA 21/S Honda, come il catanese Nicolò Incammisa. Su prototipo FMG ci sarà anche il catanese Viemme Corse Giovmbattista Motta. Tra le radical da Caltanissetta Salvatore Miccichè del Motors Team Nisseno e la trapanese Alessia Sinatra reduce dal successo tra le lady a Fasano. Di nuovo in salita il poliedrico driver nisseno Fabrizio La Rocca con la Mitsubishi Lancer EVO.
Rodrigo Foti