L’incedere della stagione estiva spinge la gente a riversarsi prevalentemente nella spiaggia del lungomare occidentale milazzese, ma questa oggigiorno non presenta un aspetto accogliente: infatti, sia l’arenile sia il terrapieno adiacente sembrano avere tutti i connotati di una discarica coronata dai tanti reflui fognari che, sfociandovi, formano tanti rigagnoli e piccoli torrenti dall’acqua torbida, che spande nell’atmosfera circostante miasmi ripugnanti. La situazione è particolarmente critica nella ‘Ngonia del Tono, autentico fiore all’occhiello della balneazione e delle escursioni naturalistiche per la sua unica flora e fauna, dove nell’ormai devastata piazzetta si è formata una palude micotica, frutto dell’attività pluviale dei mesi scorsi ed accanto delle dune, su cui si è formata una concentrazione di cespugli formati soprattutto da erbacce, sterpi e non meglio identificati arbusti selvatici. A ciò non manca l’azione umana, che ha realizzato ammassi di rifiuti talvolta anche tossici ad alta concentrazione di amianto, materiali chimici derivanti dalla lavorazione del petrolio oltre ai quotidiani rifiuti organici conferiti in assenza di cassonetti in un’improvvisata isola ecologica. Triste lo scenario nella spiaggia dove i coraggiosi bagnanti affrontano dei percorsi ad ostacoli costituiti da covoni e collinette di detriti formatisi a seguito dell’azione combinata delle correnti marine recanti con sé materiale di risulta proveniente dalle Isole Eolie col materiale alluvionale sfociato nell’inverno appena passato dai torrenti limitrofi e confluiti in quell’angolo di Milazzo un tempo suggestivo. Dall’Amministrazione Municipale hanno fatto sapere che la pulizia delle spiagge sarà effettuata entro la fine di giugno. Al momento soltanto i gestori dei lidi ed i volontari della “Legambiente” locale si sono adoperati per pulire alcuni tratti, ma ciò può risultare vano, se non si predispongono interventi incisivi, intensi e programmati per tempo. Certamente il contesto in questione non rappresenta il migliore biglietto da visita per una città, come Milazzo, che si proclama soltanto a parole, ma non nei fatti, una città a vocazione turistica.
Rodrigo Foti