Il giornalismo è un mestiere che ti prende il cuore, ti entra sotto la pelle e non vuole uscire più. E’ anche un grande problema nella società odierna che offre tanto lavoro per i giovani giornalisti, molte soddisfazioni personali e poche soddisfazioni economiche. Di questo si parla nel libro “Giornalisti…e vissero per sempre precari e contenti” della scrittrice e giornalista Simona Moraci che sarà presentato domani sera alle 18.00 a Messina nel salone delle bandiere di Palazzo Zanca.
All’incontro parteciperanno, oltre all’autrice e all’editore, Irene Cavallari e Maria Grazia Tomarchio, giornalista de La Sicilia.
Redattore a tempo indeterminato, appartamento in centro e fidanzato “azzurroprincipe”. Sarebbe bello se le cose andassero così. Ma, pur giovane e ottimista, Lucrezia sa bene che la prima pagina va conquistata giorno dopo giorno, nel miraggio di un contratto e del professionismo. Mettere insieme i “pezzi” (lavoro, uomo ideale, casa, amici, quattro soldi in banca e vita felice) è come una caccia al tesoro. Su e giù per l’Italia. Lucrezia, sforbiciati capelli e pensieri, ogni volta parte verso una nuova destinazione, destreggiandosi tra uomini un po’ “prime donne”, alla conquista del futuro. Nebbioso o soleggiato. Fruttato o liquoroso. Denso e pieno … senza soluzione. Tutto da scrivere …
Simona Moraci, nata a Messina nel 1975, laureata in lettere, è giornalista professionista. In quasi vent’anni di carriera ha sperimentato, collaborando con testate nazionali e non, i diversi “tempi” e “modi” del giornalismo: carta stampata, televisione, uffici stampa, giornali di settore, testate on-line. “Giornalisti” è il suo secondo romanzo. Dal primo, “I confini dell’anima” (Armando Siciliano, Messina 1996), è stato tratto l’omonimo film.