Migliaia di lavoratori forestali hanno il lavoro a rischio. Per questo domani metteranno su una nuova protesta per i ritardi della Regione e la carenza di risorse. Domani giornata di mobilitazione in tutta l’isola, con manifestazioni in tutte le nove province siciliane.
A Messina, a partire dalle 9.00, sotto la sede dell’azienda foreste demaniali di via Giordano Bruno, si svolgerà un presidio di protesta dei lavoratori messinesi che sono circa 3 mila. Le motivazioni della nuova protesta sono state spiegate questa mattina dai segretari di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil, Calogero Cipriano, Giovanni Mastroeni e Antonio Valastro nel corso di una conferenza stampa.
“Questa nuova manifestazione scaturisce – hanno dichiarato – dal non rispetto delle leggi vigenti che regolamentano il settore e dell’accordo sottoscritto lo scorso 11 marzo a Palermo dal presidente della Regione Crocetta in occasione dello sciopero generale del comparto. Tale intesa prevedeva l’avviamento al lavoro dei 26mila forestali siciliani a partire dal 1 aprile, per svolgere l’attività di lavoro dell’anno 2014 rispettando la legge che prevede le 151, 101 e 78 giornate di lavoro. Il sindacato regionale è stato costretto a proclamare l’iniziativa di lotta di domani perché non è stato rispettato l’accordo prima indicato, infatti all’interno della Finanziaria bis, in discussione all’Ars, le risorse previste sono ampiamente insufficienti. Il rischio di tale drammatica situazione è la mancanza di occupazione dei lavoratori forestali, il non avviamento dei lavori per la realizzazione dei viali parafuoco fondamentali per evitare il rischio incendi. E’ grave la mancanza ad oggi della programmazione per l’impiego delle squadre antincendio, viene così compromessa l’importante attività di prevenzione e di controllo.
Nell’ambito della manifestazione in programma, i lavoratori dalla sede dell’Azienda Foreste si sposteranno anche all’Ufficio provinciale del Lavoro per protestare contro i criteri utilizzati nella predisposizione delle graduatorie in applicazione dell’art.12 della Legge 5/2014.