Quando la pittura realizza un connubio col cinema, cui si associa anche la fotografia, si assiste alla piena sublimazione dell’arte. La singolare iniziativa è stata promossa da Maria Di Maio ed Anna Parisi, titolari della galleria d’arte “Esperidia”, in collaborazione con una nota sala cinematografica del centro cittadino, che sta ospitando nell’androne d’ingresso fino a martedì 22 aprile una mostra avente per tematica prevalente la raffigurazione di star italiane ed internazionali, che hanno contribuito a rendere celebre il mondo della celluloide. A questi si sono aggiunti altri motivi a tema libero, quali paesaggi ed oggetti di vita quotidiana. Aderenti a siffatto progetto, oltre alle su menzionate Maria Di Maio ed Anna Parisi, Daniela Andaloro, Viola Lo Duca, Giusy Giorgianni, Eugenio Montero Verdecia, Walter Piconese, Franco Pino ed il fotografo Giovanni Puliafito, il quale ha esposto tre opere dallo scenario suggestivo e psicologico da fare invidia ai migliori registi mondiali: in particolare nell’opera “Nudo d’Alcantara” esposta in due versioni la protagonista è vista nella prima figurazione come una Naiade, che, uscendo dalle acque, riflette sulla parete rocciosa la sua ombra trasfigurandola in una stilizzazione della femminilità universale, mentre nella seconda si fonde con la natura circostante in un afflato di misticismo panico. In “Intimamente” la modella nasconde i suoi occhi dietro un cappello e, toccandosi la parte sinistra del seno apre la bocca come ad esternare tutto quanto è di recondito nel suo cuore. Dipinti di notevole interesse sono esposti dalla giovane artista Viola Lo Duca, la quale nella sua continua ricerca introspettiva con le tele raffiguranti il volto rispettivamente di Anna Magnani e di altre donne si evolve verso una tecnica tridimensionale e dinamica. La sua poetica offre anche un ulteriore spunto di riflessione per il passaggio dal fenomeno al noumeno, giacché le maschere cedono ormai il passo ai volti concepiti come espressione delle molteplici emozioni. Con “Anita Ekberg”, realizzata con grafite su cartoncino, Maria Di Maio vuole commemorare il neorealismo nel cinema esaltando la sensualità della famosa attrice sotto l’acqua fluente della fontana di Trevi. In “Vita di pescatori” c’è un predominante risalto della figura umana restituita con severa monumentalità e centralità ai temi della vita alieutica sullo sfondo di un orizzonte segnante la linea di demarcazione fra il reale e l’ideale. I dipinti di Eugenio Montero sono contrassegnati da uno studio approfondito del classicismo, dell’iperrealismo e dell’arte metafisica con tecniche di olio su tela: “Rielaborazione di Dalì”, “Natura morta” ed “Omaggio a De Chirico” presentano cromatismi sfumati, che, partendo dal giallo e passando per il verde approdano ad un blu violaceo. Particolare rilievo rivestono infine i quadri di Anna Parisi “L’ultimo canto della Sirena” e “Nannarella” per le forme sinuose a testimoniare l’attiva personalità dell’artista.
Rodrigo Foti