In una nota sala dell’hinterland milazzese si è svolta a cura dell’Associazione Provinciale Cuochi Messinesi un interessante seminario tenuto dallo chef internazionale Accursio Craparo, che ha attirato molti cucinieri di Messina e Provincia. La connotazione particolare della sua arte è la rappresentazione di ricette dall’altissima qualità: infatti i suoi preparati sono una seduzione per tutti i cinque sensi umani: si va dalla combinazione cromatica, e, passando attraverso le conformazioni armoniche, si approda alla magnificenza della presentazione fino ai sapori originali ed esclusivi. Dopo avere fatto esperienza nei ristoranti più esclusivi del Nord Italia e della Germania, egli, accingendosi ad aprire un ristorante nella sua Modica, ha esposto agli astanti il suo stile intitolato “Cucina Contemporanea”, frutto di una ricerca di antiche ricette rielaborate in una versione definita come “nuove tradizioni”. In questo modo egli vuol trasmettere il territorio in cui vive ed opera con piatti meno grassi e più gustosi, realizzati in un ambiente culinario rinnovato e moderno. Numerosi i suoi piatti forti, ognuno dei quali ha ricevuto un nome di battesimo: un antipasto chiamato “Un tuffo nel pomodoro”, un primo piatto “Spremuta di Sicilia”, dolci un particolare “Cannolo di ricotta” o “More di gelso”. In tutte le sue preparazioni prevalgono gli ortaggi e le verdure, perché sono alimenti sani e protagonisti della tradizione isolana, alle quali si associano le erbe aromatiche, come il timo e la maggiorana, perché rendono le pietanze idilliache agli occhi ed al palato di chi li gusta. Non a caso il suo obiettivo è far emozionare i clienti ed in un periodo, come quello attuale, è importante rivalutare la cucina siciliana, giacché essa mira a salvaguardare il territorio, obiettivo fattibile a patto che si collabori vivamente con i produttori. La riscoperta dei cerimoniali della convivialità gli sono motivo di una sfida avente il rilancio della Sicilia a partire dai prodotti della sua terra.
Rodrigo Foti