Generi alimentari in cattivo stato di conservazione, prodotti ittici esposti senza protezione, privi di tracciabilità e invasi dai parassiti, locali per la conservazione del cibo senza i requisiti igienico-sanitari. Così si è presentata la situazione in 61 dei 121 esercizi commerciali di Catania e provincia, ispezionati questa mattina dai carabinieri dei Nas di Catania, Palermo, Catanzaro, Ragusa, Cosenza, Taranto e Reggio Calabria. I militari hanno anche elevato sanzioni amministrative per un totale di 125 mila euro. Nel corso dell’operazione sono state sequestrate diverse tonnellate di alimenti, chiuse 10 attività commerciali ed ispezionate 121 strutture fra ristoranti, bar, alberghi, mercatini, pub e depositi.
I militari hanno inoltre accertato 87 violazioni alle leggi di settore, di cui 20 penali e sequestrato circa 2 tonnellate di alimenti vari, nonché pescato e congelatori a pozzetto indebitamente utilizzati. Il cibo si trovava in cattivo stato di conservazione, o insudiciato e custodito in strutture non idonee e prive dei requisiti igienico-sanitari e strutturali e la documentazione necessaria per la rintracciabilità.
I militari del Nas hanno chiuso o sequestrato 10 strutture, per un valore di circa 1 milione e mezzo di euro, proponendo la chiusura di altre 15 attività e denunciando 76 persone.
In particolare, i carabinieri del Nucleo anti sofisticazione hanno sequestrato: una tonnellata di prodotti ittici venduti nei mercatini, alcuni si presentavano in cattivo stato di conservazione, esposti senza protezione agli agenti atmosferici e altri non avevano i documenti per la tracciabilità o erano invasi da parassiti; oltre un quintale di tonno senza indicazioni di tracciabilità; più di 2 quintali di alimenti di dubbia origine immagazzinati in depositi di alimenti etnici; superalcolici detenuti illecitamente in un locale della movida catanese e un deposito di 1.000 mq annesso ad una nota struttura alberghiera, interamente abusivo, privo dei requisiti igienico sanitari per lo stoccaggio degli alimenti; un edificio adibito a laboratorio di panificazione attivato abusivamente ed in pessime condizioni igienico sanitarie. Infine, sono state chiuse una nota pizzeria della scogliera priva di autorizzazione e due cucine di un grande hotel del centro storico.
Maria Chiara Ferraù