Luca Bianchi, assessore al Bilancio della Regione siciliana si è dimesso. Lo ha annunciato nel corso di una conferenza stampa perché “ritengo che il governo Crocetta sia la più grande occasione che ha avuto la Regione, ma deve ricostruire attorno a sé quel percorso di consenso che possa ridare forza a questa azione. Non cerco paracadute, non tratto nessuna via di uscita, né l’ho chiesta a nessuno. Io mi fermo qui, nessuno è indispensabile”.
“Me ne vado senza alcuna polemica nei confronti di nessuno, quando uno va via deve solo ringraziare per la grande opportunità che mi è stata data. Ringrazio innanzitutto il presidente Crocetta che non mi ha mai fato mancare il suo supporto convinto – ha proseguito ancora Luca Bianchi – e ringrazio anche gli altri assessori, la nostra squadra non era composta da dodici persone rappresentanti di interessi. Erano dodici persone che con le loro difficoltà hanno sempre lavorato uniti, sbagliando insieme e facendo le cose bene insieme”. “Non lascio la Sicilia – dice ancora – Non voglio che la mia fuoriuscita sia legata a un biglietto staccato verso altre destinazioni. Il problema non è mai stato quello di cercarmi un paracadute. Non tratto e non ho chiesto alcuna via d’uscita. Torno a fare il mio lavoro. Spero di avere compiuto un servizio a questa Regione”.
“Abbiamo trovato al nostro insediamento – ha detto Bianchi nel corso della conferenza stampa – un disavanzo strutturale, un ritardo di pagamento di un anno e mezzo, abbiamo trovato imprese che aspettavano di essere pagate da quattro anni, siamo arrivati con un rating in picchiata, abbiamo subito tre downgrade consecutivi, partivamo da una credibilità molto debole su tutti i tavoli nazionali basata su contenzioni miliardari. Quello che è accaduto ieri in aula, cioè lo stop pesante sull’approvazione del dl pagamenti, rappresenta la fotografia plastica di un pantano in cui siamo da troppo tempo, un pantano che ha rallentato alcune decisioni importanti”.
“Abbiamo fatto la spending review – ha proseguito l’assessore dimissionario – con le azioni e non con i convegni. La riflessione – ha detto, inoltre, ai giornalisti – è ampia e parte anche da ciò che è accaduto ieri. Elemento non determinante, ma il segnale che ha portato ieri allo stop improvviso del dl pagamenti è la fotografia plastica di un pantano nel quale siamo da troppo tempo. Non credo si possa disperdere il lavoro fatto, che rivendico come assessore all’Economia di un governo che ha rappresentato in momento di grande discontinuità col passato. Abbiamo fatto un lavoro importante”.