Sono state avviate le procedure per i licenziamenti a casa Serena a Messina. “Verrebbe da dire: ci risiamo”. Così Calogero Emanuele, segretario generale della Cisl Fp è sarcastico e amaro nel commentare la decisione della operativa Azione sociale. “Il problema – sottolinea – è che dopo il 31 marzo non si ha certezza della continuità del servizio”.
L’incontro con la comunicazione dell’avvio delle procedure di licenziamento si è tenuto presso la Legacpop e ha registrato la presenza dei vertici della cooperativa e dei rappresentanti sindacali. “La decisione dei licenziamenti – aggiungono Calogero Emanuele e Rosario Contentabile – obbliga, più di prima, a definire un accordo completo con l’Amministrazione che deve dirci chiaramente qual è il futuro di Casa Serena, sapendo che sono già appaltati i lavori per la messa in sicurezza dello stabile”.
Ma per la Cisl Funzione Pubblica anche questo passaggio deve rientrare nell’ambito di tutta l’operazione di ripensamento del sistema dei Servizi sociali. “E’ chiaro – spiegano – il sistema va ripensato. Su Casa Serena è necessario trovare soluzioni positive per mantenere tutta la forza lavoro, ipotizzando il ricorso agli ammortizzatori, alla riqualificazione e anche l’utilizzo in altri servizi. Ma serve un accordo complessivo tra amministrazione, cooperativa e sindacato”.
Il ricorso agli ammortizzatori in deroga, per la Cisl Fp, è possibile, perché ne ricorrono tutte le condizioni per fruire di tale strumento.
“A questo punto – concludono Calogero Emanuele e Rosario Contestabile – bisogna accelerare sugli incontri con l’Amministrazione che deve dire chiaramente quali sono le sue reali intenzioni e mettendo sul tavolo le proposte in correlazione ai servizi che sin’oggi sono stati sinora assicurati a Casa Serena. È necessario spostare le decisioni al Tavolo istituzionale di Palazzo Zanca”.