Sei anni e otto mesi di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa. Si è concluso così il processo a carico di Raffaele Lombardo, ex presidente della Regione siciliana davanti al gup di Catania, Marina Rizza. Lombardo era accusato anche di voto di scambio, ma per questo capo di imputazione è stato assolto. L’udienza si è celebrata con rito abbreviato condizionato. La procura per l’ex presidente della Regione aveva chiesto la condanna a 10 anni di reclusione. Lombardo si è sempre proclamato innocente.
Questa condanna per Raffaele Lombardo non è una novità, se lo aspettava. “Stamane l’avevo detto anche a mia moglie. Ma non finisce qui. Seguiremo tutte le strade legali per dimostrare la mia innocenza”. Il gup ha inflitto anche la pena accessoria per Lombardo all’interdizione dai pubblici uffici per un anno.
Rinviato a giudizio, inoltre, il fratello dell’ex presidente, l’ex deputato dell’Mpa, Angelo Lombardo, imputato per gli stessi reati. Per quest’ultimo il processo con rito ordinario si aprirà il prossimo 4 giugno al tribunale di Catania. Il Gup ha disposto la trasmissione degli atti alla procura per valutare, infine, la posizione di Mario Ciancio Sanfilippo, editore del quotidiano La Sicilia.