Scempio notturno ai giardini di villa Dante a Messina. I carabinieri hanno sventato un furto di rame e hanno arrestato un 20enne e denunciato due minorenni per furto aggravato in concorso.
I tre giovani avevano preso di mira la piscina interna di villa Dante, i cui impianti elettrici ed idraulici hanno un elevato quantitativo di rame. Questa volta il colpo è andato male per i tre giovani, grazie alla segnalazione di un poliziotto libero dal servizio che si era insospettito per dei rumori metallici provenienti dall’interno del parco, chiuso di notte. Sul posto è così giunta una gazzella del nucleo radiomobile e una pattuglia della stazione di Camaro. I carabinieri hanno sorpreso i tre giovani ladri con martello, tenaglia e seghetto in mano, mentre estraevano da una porzione dell’impianto idraulico della piscina, i tubi di rame, danneggiando tutto quello che impediva loro di raggiungere lo scopo.
E’ stato accertato che i tre avevano scavalcato la recinzione perimetrale della villa e anche quella interna della piscina per poi forzare la porta d’ingresso ai locali tecnici della struttura. Per il ventenne sono scattate le manette e il giovane, dopo una notte in cella di sicurezza, nel corso del processo per direttissima ha patteggiato una pena di 2 anni di reclusione e 600 euro di multa. I due minorenni, invece, sono stati riconsegnati ai genitori e denunciati per via della loro età e per l’assenza di pregiudizi penali a loro carico. Dovranno comunque affrontare un procedimento penale al tribunale dei minori di Messina.
Maria Chiara Ferraù