Caltanissetta: operazione antiusura “Barbarossa”, 2 arresti

 Applicavano tassi di interesse che variavano dal 240% al 1.413,33%. Le vittime dell’usura venivano pesantemente minacciate, anche di morte, qualora non avessero onorato il debito, subendo pesanti mortificazioni, anche in caso di ritardi nei pagamenti delle rate che avevano cadenza mensile e a volte anche settimanale.

Gli agenti della polizia di Stato hanno arrestato oggi i pregiudicati Angelo Collorodo e Ireneo Francesco Conzagara, entrambi cinquantenni. Dovranno rispondere di diversi episodi di usura, commessi in tempi diversi, nel 2012.

Da tempo la quarta sezione reati contro il patrimonio e delitti contro la pubblica amministrazione della squadra mobile nissena, aveva avviato delle indagini per identificare gli odierni arrestati che nel 2012 avevano dato vita ad una fiorente attività di usura in pregiudizio di un piccolo imprenditore edile, di un dentista e di altri soggetti che, con i loro guadagni, non riuscivano a sbarcare il lunario.

Una svolta alle indagini è venuta dalla denuncia di diversi episodi di usura sporta nell’ottobre del 2012 da un imprenditore edile che si era rivolto alla squadra mobile di Caltanissetta. La vittima, nonostante la giovane età, aveva cercato di inserirsi nel mondo dell’imprenditoria edile, appaltando lavori anche fuori sede e che, a causa dei ritardati pagamenti dei committenti, aveva dovuto ricorrere agli usurai dopo che il circuito legale delle banche gli aveva negato l’accesso al credito. Doveva avere la disponibilità di soldi in contante per pagare gli stipendi agli operai e i materiali ai fornitori che minacciavano di interrompere il loro lavoro.

Il giovane imprenditore ha raccontato ai poliziotti di essere stato costretto a pagare i suoi aguzzini, oltre che con denaro contante, anche con prestazioni lavorative. I due sono stati incastrati dopo un’accurata attività di indagine anche grazie ad intercettazioni telefoniche e video riprese.

In diversi episodi i poliziotti hanno registrato le pesanti minacce telefoniche di morte che i due arrestati facevano all’imprenditore. Le forze dell’ordine non hanno mai smesso di monitorare il giovane imprenditore e la sua famiglia per scongiurare possibili danni alla loro incolumità.

Nel corso delle indagini è emerso che altri soggetti erano vittime di Conzagara. Tra loro anche un noto odontoiatra che pagava i ratei degli interessi anche con prestazioni professionali. Altri lavoratori, a causa della grave crisi economica che sta attraversando l’Italia non riuscivano a far fronte alle primarie esigenze familiari e avevano chiesto del denaro in prestito a Conzagara. Piccole somme che poi dovevano restituire a tassi elevatissimi. Il non poter pagare puntualmente le rate costringeva le vittime a rinegoziare il debito, con l’aggravio di ulteriori interessi, con il classico sistema del castelletto, che vedeva l’aumento esponenziale degli interessi.

Tutte le vittime dei due usurai, contattate dai poliziotti, dopo un’iniziale ritrosia, hanno confermato il quadro accusatorio emerso dalle intercettazioni. Le indagini, inoltre, hanno messo in luce che Conzagara, avendo accesso alla pensione  e all’accompagnamento percepiti dal fratello interdetto, li utilizzava per prestare i soldi per cui poi chiedeva tassi stratosferici.

Il fratello di Conzagara si trova attualmente ricoverato in una casa di riposto in Puglia e la sua degenza è totalmente a carico del servizio sanitario nazionale. Quindi la sua pensione è stata utilizzata interamente dal fratello strozzino.

Grazie all’attività di Conzagara, l’uomo aveva acquistato una prestigiosa auto sportiva, intestandola al fratello interdetto, credendo così di eludere possibili investigazioni a suo carico.  A novembre del 2013, su input degli investigatori, era stato emesso un decreto di sequestro preventivo in via d’urgenza dei rapporti finanziari intestati e riconducibili a Conzagara e Collodoro, che avevano sui loro conti correnti, rispettivamente, importi di oltre 200 mila euro e quasi 500 mila euro. L’autorità giudiziaria ha emesso oggi l’odierna misura restrittiva a carico dei due strozzini. Conzagara inoltre dovrà rispondere di peculato per essersi appropriato illecitamente degli emolumenti del fratello interdetto.

Maria Chiara Ferraù

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