Erano stati fermati lo scorso 20 gennaio a Niscemi, nell’ambito dell’operazione denominata Fenice le sei persone che adesso sono state raggiunte da altrettante ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip del tribunale di Caltanissetta, Marcello Testaquatra.
Il provvedimento di fermo all’atto della convalida da parte del gip del tribunale di Gela, competente solo per il fatto che il fermo era stato effettuato a Niscemi, dichiarandosi non competente per materia di reati di mafia, applicava in via provvisoria la misura cautelare in carcere, rimettendo gli atti al gip di Caltanissetta, competente per materia. L’emissione dell’odierno provvedimento a carico di tutti i sei appartenente alla consorteria mafiosa di Cosa nostra di Niscemi e Gela conferma che tutti i reati accertati si inseriscono nel contesto della criminalità organizzata di tipo mafioso.
I provvedimenti sono stati eseguiti a carico di Alessandro Barberig, 62 anni, in atto gravato dalla misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno che si trova nel carcere di Caltanissetta, ritenuto rappresentante provinciale di Cosa nostra di Caltanissetta e capo mandamento di Gela; Alberto Musto, 28 anni, in atto gravato dalla misura di prevenzione dell’avviso orale e rinchiuso nel carcere di Caltanissetta; Luciano Albanelli, 36 anni, anche lui nel carcere di Caltanissetta; Fabrizio Rizzo, 41 anni, ristretto nella casa circondariale di Caltanissetta; Salvatore Blanco, 49 anni, nel carcere di Cremona, Alessandro Ficicchia, 37 anni con obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e ristretto nel carcere di Caltanissetta.
Tutti gli arrestati dovranno rispondere, in concorso tra loro, di associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsione, danneggiamento aggravato, porto illegale in luogo pubblico e detenzione illegale di armi, porto illegale in luogo pubblico di ordigno esplosivo.
http://www.ecodisicilia.com/2014/01/22/niscemi-cl-operazione-antimafia-fenice-6-arresti-2/
Maria Chiara Ferraù