Una lettera minatoria, indirizzata al comune di Catania, è stata intercettata lo scorso 28 gennaio nel centro meccanografico delle poste di Pantano d’Arci, nella zona industriale del capoluogo etneo. All’interno una foto del sindaco, Enzo Bianco, segnata da croci, un proiettile e frasi minatorie.
Oggi pomeriggio alla Prefettura di Catania è stato convocato un comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. La busta intercettata era stata affrancata regolarmente, ma non aveva il mittente, ed era stata spedita da Catania. Sull’episodio è stata aperta un’inchiesta e la procura di Catania ha delegato le indagini alla polizia postale e alla scientifica.
Vicinanza al primo cittadino di Catania è stata espressa dal senatore del Pd, Giuseppe Lumia che dichiara: “Sono vicino ad Enzo Bianco per le minacce ricevute. La criminalità sappia che a Catania c’è stata una svolta e non si torna indietro”.
Solidarietà anche dal gruppo Con Bianco per Catania “per le gravi minacce ricevute”. Il gruppo incoraggia il sindaco a “proseguire con serenità il suo lavoro al servizio della collettività che, in pochi mesi, ha già prodotto proficui risultati. Questo è un attacco che va oltre i confini della politica e un tentativo di destabilizzare le istituzioni che, come quella guidata dal sindaco Bianco, stanno lavorando per il bene della città. È necessario pertanto, che l’intera collettività faccia sentire forte la propria voce e si mantenga coesa per riaffermare il diritto alla legalità. I consiglieri, infine, esortano il sindaco a proseguire la sua azione politica e di governo a testa alta, certi che grazie al lavoro degli investigatori, possa essere fatta subito chiarezza su questo inquietante episodio che certamente non inciderà sulla qualità dell’azione amministrativa e sul civile confronto democratico.
Maria Chiara Ferraù