E’ stata denominata “affari di famiglia” l’operazione antidroga condotta ieri notte a Gela che ha portato all’arresto di cinque persone.
L’indagine ha preso spunto da una perquisizione domiciliare effettuata dalla polizia nell’abitazione di uno degli arrestati. Nella casa si trovava un ciclomotore che non apparteneva a nessun abitante della casa. Il proprietario dello scooter non aveva spontaneamente concesso la disponibilità del mezzo, ma era stato costretto a cederlo quale corrispettivo di un vecchio debito per una fornitura di stupefacente acquistato da un suo amico.
La vittima ha raccontato agli agenti di aver subito un feroce pestaggio che non aveva denunciato prima, da parte della banda. In quell’occasione gli fu tolto lo scooter come garanzia del pagamento del debito per l’acquisto di marijuana maturato nei confronti degli arrestati. Il motorino è stato poi incendiato nei pressi del commissariato.