Prosegue nel ragusano l’attività di prevenzione della Polizia di Stato – divisione anticrimine che, in linea con la normativa antimafia ha adottato nel corso della settimana diversi provvedimenti.
Divieto di ritorno nel comune di Acate nei confronti di un siracusano, già gravato da precedenti di polizia per reati contro il patrimonio. Nel corso di un controllo di polizia, un uomo, già gravato da precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, è stato trovato in possesso di 4 coltelli.
Divieto di ritorno a Chiaramonte Gulfi, invece, per un catanese già gravato da precedenti di polizia per reati contro il patrimonio che è stato arrestato per furto aggravato. A bordo della sua auto è stato trovato un ingente quantitativo di uva sottratta arbitrariamente da un fondo agricolo ricadente in quella giurisdizione.
Divieto di ritorno nel comune di Comiso nei confronti di due cittadini romeni, domiciliati a Ragusa, entrambi gravati da precedenti di polizia, per reati contro il patrimonio e inerenti la raccolta abusiva di rifiuti, uno dei quali già destinatario di analoghi provvedimenti emessi da questori di altre province.
Divieto di ritorno ad Ispica nei confronti di un siracusano, già gravato da precedenti di polizia per reati contro il patrimonio. L’uomo è stato denunciato per truffa e furto nei confronti dell’esercente di un esercizio commerciale per conquistare la fiducia del quale si era presentato utilizzando documenti alterati.
Divieto di ritorno nel comune di Ragusa per un romeno domiciliato a Vittoria, sorpreso in ore notturne con un coltello del genere vietato, motivo per cui è stato denunciato in stato di libertà all’autorità giudiziaria.
L’adozione dei provvedimenti era stata determinata sia dalla necessità di allontanare i soggetti dai luoghi dove avevano commesso i reati e anche quella di prevenire ulteriori azioni criminose stanti le circostanze di tempo e luogo dei controlli.
Inoltre, un vittoriese, resosi recentemente protagonista di gravissimi fatti emersi in epoca immediatamente successiva al suo arresto operato dal commissariato di Vittoria, sorpreso in possesso di un’arma clandestina ed alterata. L’arresto era stato l’epilogo di tutta una seria di azioni criminose poste in essere del giovane uomo, unitamente ad altri soggetti successivamente identificati, che vanno dal furto aggravato, alla rapina, alle percosse e minacce in danno di due soggetti. Analogo provvedimento è stato emesso nei confronti di un cittadino albanese, già gravato da precedenti di polizia, arrestato dagli agenti del commissariato di Comiso per tentato furto aggravato perché sorpreso a tranciare cavi elettrici dislocati in prossimità della stazione ferroviaria di quel centro che aveva comportato l’interruzione di pubblico servizio per avere impedito il transito di convogli ferroviari.