Quest’anno, per la prima volta, anche chi non sarà a Tortorici potrà assistere via web alla messa solenne in onore del patrono San Sebastiano. Grazie ad un’idea dell’ufficio sistemi informatici, comunicazione ed innovazione del Comune di Tortorici, infatti, la messa solenne che sarà celebrata lunedì mattina alle 11.00 nella chiesa madre di Tortorici, sarà trasmessa in diretta streaming sul sito istituzionale del comune, all’indirizzo www.tortoricinrete.it. Un’iniziativa accolta positivamente anche dall’arciprete, Giuseppe Calabrese. La messa potrà essere seguita sul sito ufficiale del Comune di Tortorici a partire dalle 11.00 del 20 gennaio e rimarrà registrata per successive visualizzazioni. Sarà un modo per consentire a chi per motivi di studio o di lavoro non ha la possibilità di assistere alle celebrazioni in onore del Santo patrono, di sentirsi in qualche modo vicino ai propri concittadini e partecipare attivamente, anche solo via web, alla celebrazione eucaristica.
Domani pomeriggio si svolgerà la tradizionale processione delle reliquie a partire dalle 17.15 dalla chiesa madre. La processione si fermerà nella chiesa di San Salvatore per prendere la vara “rubata” il 18 gennaio e alle 18.30 sarà celebrato il vespro solenne nella chiesa madre. A seguire fuochi pirotecnici accompagnati dalla banda musicale.
Lunedì mattina si rinnoverà la tradizionale sfilata del Senato che partirà dalla sede del Comune di via Filangeri per arrivare alla chiesa di Santa Maria Assunta ed assistere alla messa cantata. Il corteo, composto da amministratori, personalità civili e militari, sarà preceduto dai mazzieri e da un bambino che porterà su un cuscino rosso la chiave del paese da consegnare idealmente a San Sebastiano, all’ingresso in chiesa.
Al termine della celebrazione eucaristica avrà inizio la processione e poi la successiva questua. Suggestiva la benedizione al fiume Calagni, luogo del miracolo della campana ritrovata durante una delle antiche processioni di San Sebastiano, a seguito del diluvio che distrusse Tortorici. Avrà poi inizio la questua e la pesante vara sarà portata a spalla dai nudi, i fedeli vestiti di bianco e a piedi nudi, per le vie del paese e poi sarà riposta nella centrale chiesa di San Nicolò dove resterà fino a domenica prossima, giorno dell’ottava.
Maria Chiara Ferraù