Sono state inviate ai Medici di famiglia lettere raccomandate in cui si minacciano trattenute sullo stipendio per decine di migliaia di euro, sollecitandoli così, indirettamente, a non prescrivere alcune categorie di farmaci inerenti la cura dell’ipertensione, del diabete, dell’apparato respiratorio, gli antibiotici, gli antifratturativi, i protettori gastrici e gli antidislipidemici. Praticamente tutte le patologie di primario interesse per la salute della collettività.
Con una semplice operazione matematica il Commissario straordinario ha diviso il SUO obbiettivo di spesa, assegnato dall’Assessorato regionale, per il numero dei Cittadini residenti mettendo a carico dei medici le eccedenze che mediamente ammontano per ognuno a circa € 40.000.
Tale azione oltre ad essere palesemente priva di alcun supporto giuridico rappresenta un vero attentato al diritto alle cure per i pazienti e determina una profonda turbativa alla normale attività assistenziale per i Medici.
I medici con quale serenità potranno operare se sono consapevoli che parte della spesa potrà a loro essere addebitata?
“I cittadini, sapendo di tale condizionamento, si sentiranno ancora garantiti dal rapporto fiduciario con il proprio medico quando si vedranno negare una richiesta di prescrizione?”
La medicina generale non può tollerare una simile mortificazione della professione, certo pur comprendendo che in un momento di profonda crisi economica è per tutti un dovere l’uso appropriato delle risorse e la lotta agli sprechi; quindi è disponibile a collaborare, anche con sanzioni dei comportamenti inopportuni, ma in questo sistema devono essere coinvolti tutti gli attori del processo di cure e tutti insieme devono garantire il rispetto dei diritti dei Pazienti.
Per questi motivi la FIMMG di Messina, suo malgrado, si è vista costretta ad organizzare una manifestazione eclatante e senza precedenti per la categoria con lo scopo di accendere i riflettori su un’azione priva di legittimità e che minaccia profondamente il diritto alle cure ed alla salute dei Cittadini minando contemporaneamente il rapporto di fiducia medico-paziente che caratterizza da sempre la medicina di famiglia.
Una delegazione di Medici incontrerà la stampa nei locali della ASP per un franco confronto con il Commissario straordinario, Manlio Magistri.
Se passasse il principio o il metodo messo in essere dal Commissario straordinario, questi potrebbe riuscire nel tentativo di ripianare il bilancio dell’Asp o di finanziare il Sistema Sanitario Regionale limitando le cure dei Cittadini.