Il significato di tali manifestazioni, che rientrano nel quadro di un più vasto progetto di attività culturali all’interno del carcere, si spinge ben al di là del semplice aspetto musicale per investire, in senso più generale, i temi della promozione della cultura e dell’apporto che la società civile può e deve offrire al recupero di tante persone in difficoltà.
Dell’iniziativa è stato informato, tra gli altri, anche il Ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri, che ha inviato all’Associazione una nota in cui esprime il desiderio di “far giungere a tutti i presenti un’espressione di ideale vicinanza e partecipazione, unitamente agli auguri più sentiti per la migliore riuscita dell’evento”.
Protagonista dell’atteso concerto natalizio del 21 dicembre 2013 (ore 11) è il Gospel Project, un gruppo corale multietnico e interconfessionale, fondato e diretto da Pietro Marchese. Nel corso degli anni ha accolto cantanti provenienti da diverse parti del mondo (Stati Uniti, Costa d’Avorio, Capo Verde, Isole Mauritius, Francia, Germani, Danimarca e Austria), nonché appartenenti a varie confessioni religiose (Cristiana cattolica, luterana, evangelica e valdese). Il gruppo è formato da circa 47 elementi (di cui 25 solisti) ed esegue brani del repertorio Gospel e Spiritual tradizionali e moderni. Attraverso il canto, questo ensemble vuole testimoniare e diffondere la “Buona novella”, cioè il Vangelo, sia pure riletto alla luce delle varie culture del Mediterraneo.
Il Gospel Project ha collaborato in concerto con Antonello Venditti e con il reverendo Lee Brown, ha partecipato a numerose manifestazioni nazionali e in particolare si è esibito alla presenza del Santo Padre in occasione del meeting internazionale “I Giovani incontrano l’Europa” di Loreto.