Dal catanese facevano arrivare la droga nella zona dei Nebrodi, nascosta fra verdura e frutta. Questa mattina i carabinieri di Sant’Agata di Militello, nel messinese, hanno eseguito fra Torrenova, Tortorici, Capo d’Orlando, San Marco d’Alunzio, centri in provincia di Messina ed Adrano, nel catanese, 7 ordinanze di applicazione di misure cautelari per i reati di spaccio continuato di ingenti quantità di cannabis indica.
L’operazione è stata denominata “Quattro canti” poiché la droga raggiungeva Torrenova, crocevia dello spaccio e centro nevralgico degli incontri tra spacciatori e i clienti che utilizzavano alcuni locali del comune tirrenico come luogo di ritrovo.
Le misure cautelari personali sono scaturite a seguito di un’attività di indagine iniziata nella primavera del 2012 e supportata da intercettazioni ambientali e telefoniche. In particolare, i militari hanno svelato i meccanismi del traffico della droga che giungeva da Adrano e raggiungeva le piazze dello spaccio locali attraverso Salvatore Conti Taguali, imprenditore agricolo di Tortorici, detto “u prufissuri”. Erano poi i referenti locali a smerciare la droga sul mercato tra Torrenova, Capo d’Orlando ed altri centri della fascia costiera, questa volta attraverso Salvatore Costanzo. Era lui che teneva i contatti con i piccoli spacciatori. La droga giungeva invece nel messinese grazie ai contatti col mercato catanese, intrattenuti da Simone Costanzo.
Nell’ultimo anno sono stati sequestrati ingenti quantitativi di droga e diversi spacciatori sono finiti in manette. Oggi ad essere arrestato è stato Salvatore Conti Taguali. Arresti domiciliari, invece, per Giuseppe Costanzo di Torrenova e Simone Costanzo di Adrano. Due misure cautelari dell’obbligo di dimora e due dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, mentre altre otto persone sono state denunciate a piede libero per gli stessi reati.
Maria Chiara Ferraù