È Rosario Contestabile il nuovo segretario aziendale Cisl Fp al comune di messina. È stato eletto dall’assemblea dei dipendenti che ha assunto toni non troppo pacati. Con l’elezione di Contestabile, Piero Allegra e Maria Rizzo che saranno affiancati da uno staff di referenti dei vari settori e uffici dislocati in tutta la città, è stata completata la squadra della Cisl Funzione pubblica al comune di Messina.
Nel corso dei lavori, alla presenza dell’assessore Mantineo, Calogero Emanuele ha evidenziato come l’amministrazione di Palazzo Zanca debba darsi presto una nuova organizzazione per rispondere meglio alle esigenze e alle istanze dei fruitori dei servizi comunali.
“Per fare questo – ha sottolineato il segretario aziendale della Cisl Fp al Comune di Messina, Rosario Contestabile – l’amministrazione Accorinti deve mettere sul tappeto tutte le criticità che giorno dopo giorno emergono a causa di una disorganizzata e scollata struttura organizzativa, che registra duplicazioni di funzioni, conflitti tra dipartimenti, ma anche con le deleghe e competenze assessoriali. Ci vuole una riorganizzazione efficiente, per dare sicurezza agli stipendi dei dipendenti che vengono messi in dubbio ogni mese per l’incertezza sui trasferimenti statali”.
Per la Cisl Fp, invece, sui dirigenti, “troppi nel passato, non si può operare una drastica riduzione. Ce ne sono solo 18 in servizio, ma non bastano a poter governare i quasi 2 mila dipendenti e i servizi dell’indotto. Bisogna creare le strutture intermedie, come posizioni organizzative e alte professionalità, per creare una vera struttura piramidale funzionale”.
“Non può passare in secondo piano – ha detto Emanuele – la riorganizzazione del corpo di polizia municipale che da troppo tempo registra carenze e forti criticità gestionali. Siamo convinti che, per i vigili già utilizzati con l’Opcm, ci sia una soluzione e contestiamo l’ingiustrificata richiesta di un parere ad un ministero che non ha titolo a poter esprimersi sul versante dei sistemi di reclutamento. Più volte abbiamo indicato la strada che passa dall’utilizzo delle risorse ecopass e del codice della strada”.
“L’amministrazione – ha continuato Emanuele – deve valorizzare le professionalità esistenti e non tenerle inutilizzate o confinate in vari uffici per scelta o per punizione. Peggio – ha aggiunto – se ciò avviene per fini sindacali o per intercettare iscritti e proseliti”.
Secondo il sindacato è necessario ricorrere allo scorrimento delle graduatorie come previsto dalle ultime disposizioni di legge e procedere al riconoscimento delle progressioni orizzontali nei limiti e nel rispetto della normativa vigente. “Sull’utilizzo delle risorse – ha precisato Emanuele – la programmazione e i bilanci devono essere frutto di confronto e proposte che emergono dalle parti sociali, dai cittadini, dalle associazioni e non essere solo calcoli ragionieristici per far quadrare i conti. Non possiamo vincolarci solo con i trasferimenti nazionali e regionali, bisogna avere la capacità di intercettare risorse straordinarie, fondi europei, finanziamenti dedicati quali 328 e fondi Pac, ma soprattutto evitare sprechi e sperperi di risorse pubbliche operando una vera spending review, razionalizzando ed utilizzando le risorse con una vera e seria programmazione e pianificazione degli interventi. Gli accordi devono essere frutto di confronto con tutte le organizzazioni sindacali e non solo con chi urla più forte”.
La Cisl, è stata sottolineato in assemblea, avendo solo l’esclusivo interesse della tutela dei lavoratori e garanzia dei servizi, si vuole porre come sindacato propositivo e costruttivo senza ricorrere a sistemi di protesta strumentali e pretestuosi per ottenere favori di parte.
“Non siamo alla ricerca di poltrone – ha concluso Emanuele – Ma è chiaro che se l’amministrazione Accorinti ed i suoi assessori pensano che essere moderati, dialoganti, propositivi, è segno di debolezza, allora siamo pronti ad alzare barricate e ricorrere a sistemi di protesta per fare valere le nostre ragioni”. Tema caldo quello degli stipendi:“Non accettiamo inutili allarmismi – ha detto Emanuele – è questione di ore, di giorni, perché arrivino i trasferimenti della Regione già pianificati e programmati. Si parla di 36 milioni di euro che dovrebbero bastare per stipendi e tredicesime dei lavoratori. Allarmismi non servono, ma proprio adesso l’Amministrazione deve darci certezze. Altrimenti se sarà necessaria la mobilitazione siamo pronti a farla, ma al momento opportuno”.
L’intervento conclusivo del segretario regionale della Cisl Fp Gigi Caracausi, infine, ha fatto il punto della situazione sulla ingarbugliata matassa della stabilizzazione dei precari e della soppressione delle province. Due temi scottanti che sino ad oggi non hanno trovato soluzioni concrete e, per i precari, una situazione che porterà allo sciopero generale per il prossimo 13 dicembre indetto dai sindacati confederali.