Il nuovo libro di Marcella Burderi, “Il grande silenzio dell’altopiano”, sarà presentato sabato 14 dicembre alle 18.00 nell’aula Triberio di palazzo della Cultura a Modica, centro in provincia di Ragusa. L’evento è organizzato con il patrocinio del comune di Modica e della fondazione Giovan Pietro Grimaldi.
Interverranno, oltre l’autrice, Giuseppe Barone, presidente della fondazione Grimaldi e direttore del dipartimento di Scienze politiche e sociali dell’università di Catania e Federico Guastella, già dirigente scolastico, poeta, scrittore e saggista. Nel corso della serata l’attore Carlo Cartier leggerà alcuni brani tratti dal libro e il pubblico sarà allietato dalle musiche del gruppo Muorikamia.
Il saggio prende le mosse dall’esistenza di un immenso patrimonio diffuso di saperi, competenze e conoscenze che per secoli – e fino a pochi decenni fa – è stato trasmesso oralmente, di generazione in generazione, nella comunità iblea. Un patrimonio, questo, che con l’avvento della globalizzazione e dell’era digitale rischia di volatilizzarsi e perdersi irreparabilmente. Prima che gli ultimi testimoni del tempo scompaiano, l’autrice ha raccolto dalla loro viva voce racconti di vita, aneddoti del passato e microstorie, ricreando attraverso quindici percorsi tematici – l’amore, la guerra, la morte, il lutto, il cibo, il lavoro, le tradizioni, la religiosità, – la memoria collettiva e l’identità “sommersa” di un popolo e del suo territorio. Emerge così dal silenzio dell’altopiano la narrazione di ritualità non più praticate, di mestieri dimenticati e la descrizione di tecniche di lavoro ormai abbandonate. “Così, Il grande silenzio dell’altopiano – scrivono le autrici nella premessa – diventa sguardo, gesto, memoria grazie ai nostri, forse ultimi depositari delle conoscenze del passato. Dove c’è il silenzio c’è l’incanto della scoperta. Basta sostare o percorrere i sentieri dell’altopiano per udirne il suono e carpirne i significati”. Completano l’opera un ricco apparato fotografico e un Cd che raccoglie circa 140 interviste, ricerche e testimonianze a cura di Biagia Gurrieri.