Il consiglio comunale di Chiaramonte Gulfi, centro in provincia di Ragusa, ha bocciato a maggioranza la costituzione dell’Aro. Il gruppo consiliare Cambiare per crescere interviene con una nota insieme all’amministrazione comunale.
“A causa della cecità politica dei consiglieri delle opposizioni unite: PD Antonella Occhipinti e Dario Cutello, Salvatore Nicosia Sindaco Giuseppe Nicastro, Salvatore Occhipinti e Vito Alescio, MEGAFONO Paolo Battaglia, Laura Picone e Cristina Terlato, Chiaramonte Gulfi non potrà andare in ARO (Area Raccolta Ottimale dei rifiuti solidi urbani) con Ragusa e quindi i cittadini non potranno beneficiare dei palesi ed innegabili vantaggi economici, logistici e ambientali che la convenzione con un comune grande come Ragusa poteva garantire.
Solo per fare degli esempi il costo di un sacchetto per la raccolta diminuisce se le quantità crescono, il potere contrattuale con i consorzi di recupero aumenta con l’aumentare delle quantità conferite e quindi con il numero degli abitanti, i costi fissi di progettazione andavano ripartiti su circa 80.000 abitanti e adesso ricadranno interamente sulle tasche degli 8.000 chiaramontani.
Il Consiglio Comunale di Ragusa aveva votato favorevolmente questa convenzione con il voto favorevole non solo della maggioranza ma anche dello stesso PD, che anche a Ragusa sta all’opposizione.
Un’occasione persa, che per l’inettitudine e la presunzione di chi ha mantenuto la raccolta differenziata sotto il 2% (ex Sindaco Nicastro e ex Assessore Antonella Occhipinti) blocca lo sviluppo e la qualità della vita di un’intera comunità.
Sfidiamo in un pubblico confronto i Consiglieri che hanno votato contro a dimostrare la validità della loro scellerata scelta.
Rinviato anche lo schema di regolamento per la concessione di altre cinque licenze taxi (il regolamento precedente risale al 1963, e questo la dice lunga su quanto hanno lavorato coloro che ci hanno preceduto).
Questo chiaro progetto politico fatto di bieco ostruzionismo che vuole bloccare lo sviluppo e il rinnovamento della nostra città non intimidisce minimamente l’azione trasparente e determinata dell’Amministrazione Comunale e del gruppo di consiglieri di Cambiare per Crescere a cercare soluzioni che portino Chiaramonte fuori dalla palude in cui è stata cacciata”. Il gruppo Cambiare per Crescere