Ci sono due consiglieri provinciali e due imprenditori ennesi fra gli indagati per truffa aggravata ai danni della provincia regionale di Enna. Si tratta di F.P.B., eletto tra le fila del Megafono lista Crocetta; A.C., eletto con l’Mpa e i due imprenditori ennesi C.M.C.S. e T.G.. La polizia ha sequestrato beni e conti correnti bancari. La provincia avrebbe elargito rimborsi per mancate giornate lavorative ai datori di lavoro dei consiglieri, a fronte di simulati contratti di lavoro subordinato stipulati subito dopo le elezioni per conseguire i citati compensi.
L’indagine, condotta dagli agenti della squadra mobile e della sezione di polizia giudiziaria di Enna, trae spunto da un articolo di stampa che richiamava l’attenzione sulle eccessive spese sostenute dalla provincia di Enna, anche per i rimborsi ai consiglieri.
Uno dei consiglieri indagati era spesso assente dall’attività commerciale e, quando presente, stazionava nei pressi dell’esercizio che non consentiva la separazione con conseguente differenziazione tra singole prestazioni lavorative, pur rimanendo dubbi sulla necessità di assumere un tesoriere per tale tipologia di attività. Singolare il fatto che il consigliere avesse assunto il dipendete subito dopo la sua elezione, non potendo di fatto disporne continuativamente il datore di lavoro.
Analoga la vicenda dell’altro consigliere provinciale indagato, assunto dopo la sua elezione da una società cooperativa il cui amministratore unico, nel riferire alla Polizia in ordine al personale dipendente, aveva omesso di indicare il consigliere, nonostante i rimborsi chiesti ed ottenuti dall’ente.
Con il sequestro preventivo si sono recuperate somme indebitamente percepite che si aggirano intorno ai 130 mila euro complessivi. Sigilli a conti correnti, un immobile e ad un terreno agricolo. Le indagini proseguono per accertare eventuali ulteriori reati in merito alle somme corrisposte dalla provincia per rimborsi in genere.