Era il 10 maggio del 2010 quando il senatore del Partito Democratico, Giuseppe Lumia, a Tortorici, nel messinese, annunciò l’arrivo di un finanziamento di 4 milioni di euro per realizzare un’opera di regimentazione delle acque in via Zappulla, necessaria per mettere in sicurezza numerose abitazioni. Il finanziamento era stato concesso dall’assessorato Territorio e ambiente, tramite la protezione civile.
I soldi, come annunciato, sono arrivati da qualche anno, ma i lavori non sono ancora iniziati. La palificazione prevista ha subito degli intoppi legati, come spiega il sindaco di Tortorici, Carmelo Rizzo Nervo, ad alcuni ricorsi. Il primo era stato presentato dal collaboratore del progettista, l’ingegnere Valeria Reale quando la professionista aveva presentato le dimissioni. “Il collaboratore – dichiara il primo cittadino oricense – voleva fare il progetto da solo, ma le norme non lo consentono. E abbiamo perso un anno per un ricorso assurdo che è stato perso da chi lo ha presentato. IL secondo intoppo – continua Rizzo Nervo – lo abbiamo avuto dopo l’aggiudicazione della gara d’appalto per la direzione dei lavori. La seconda ditta in graduatoria, la C&C Enginering srl ha presentato ricorso e ora il tribunale amministrativo regionale di Catania ha fissato l’udienza per il 27 febbraio 2014”. Ci sono ancora tanti mesi prima che si possa sbloccare la situazione e l’inverno è alle porte. Per questo il sindaco di Tortorici si sta muovendo su altri canali. L’obiettivo è di trovare una soluzione alternativa e mettere finalmente in sicurezza le case della via Zappulla. “Abbiamo chiesto un sollecito alla protezione civile – prosegue Rizzo Nervo – chiedendo in deroga di poter affidare i lavori alla ditta che si era aggiudicata l’appalto e riuscire così a dare sicurezza a decine di famiglie che hanno investito i loro soldi per una casa o un’attività commerciale. Porteremo in consiglio questa proposta e speriamo – conclude il sindaco di Tortorici – che anche l’opposizione faccia il proprio dovere votando favorevolmente”.
E mentre i cittadini aspettano con ansia che inizino i lavori, la montagna che sovrasta le abitazioni continua a muovere il terreno e a sollevare l’asfalto. Le crepe nelle case e negli esercizi commerciali sono sempre più evidenti e tutto questo desta grande preoccupazione. “Faccio appello a tutte le istituzioni – dichiara uno dei residenti in via Zappulla – Se dovesse succedere qualche tragedia ci diranno che era stato previsto e che si poteva porre rimedio. Ma saremo noi a restare senza casa e senza lavoro e disperati”.
Maria Chiara Ferraù