Il sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto (Messina), Maria Teresa Collica, scrive al presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta sulle difficoltà del governo. “Caro presidente, da giorni seguo le difficoltà che sta attraversando il tuo governo – si legge nella lettera – sai bene che chi ha sostenuto il tuo progetto lo ha fatto pensando ad una rivoluzione siciliana che rompesse con i potentati di ogni genere, puntando su una nuova classe dirigente, che mettesse al vertice del proprio programma principi come legalità, trasparenza e merito”.
“Le difficoltà di chi si trova in questo momento ad amministrare sono note a tutti, e non sempre si riesce a rispondere alle aspettative – prosegue la Collica – ma certamente una crisi del governo regionale rischia di innescare una fase di stati che porterebbe la Sicilia ad un punto di non ritorno. In particolare le ripercussioni sul piano economico sarebbero disastrose per l’intera isola. Ecco perché sono sicura che la gran parte dei siciliani non capiscono le scelte del partito democratico e sperano che non abbiano seguito le dimissioni di due tra i migliori assessori della tua giunta, la cui signorilità e rispetto per il partito di appartenenza, non possono risolversi in un depotenziamento così drastico dell’azione del governo regionale. I riconoscimenti per la competenza e le capacità di Luca Bianchi sono unanimi, essendo riuscito a coniugare l’azione di risanamento dei conti pubblici con il coinvolgimento delle parti sociali, Anci e terzo settore; Nino Bartolotta lo conosco personalmente ed ho potuto apprezzarne il lavoro capillare fatto con le amministrazioni locali, di cui è diventato punto di riferimento in tutta la provincia di Messina, a prescindere dal colore politico”.
“Per questi motivi, caro presidente, ti invito a mantenere ferma la tue determinazione di rompere con i vecchi schemi, andando avanti in quell’opera di rinnovamento della politica che non può essere messa in discussione da dinamiche interne ai partiti che nulla hanno a che vedere con una reale esigenza di cambiamento. Spero che il partito democratico – conclude la Collica – consapevole della propria importanza nell’economia del progetto politico complessivo, sappia rivedere la propria posizione, trovando un modo diverso per interpretare legittimamente quel ruolo di guida e, all’occorrenza, di critica costruttiva che un partito così rappresentativo deve avere. Con affetto Maria Teresa Collica”.