Fasce tricolori hanno invaso questa mattina Palermo. Più di 300 sindaci provenienti da tutta la Sicilia che si sono dati appuntamento nel capoluogo per protestare contro i tagli disposti dal governo regionale agli enti locali. Una manifestazione, quella odierna, appoggiata dall’Anci, associazione nazionale comuni italiani.
A sfilare dietro i gonfaloni, sindaci ed amministratori di grandi e piccoli comuni, presente anche il primo cittadino di Palermo, Leoluca Orlando. I sindaci, però, si sono trovati davanti i portoni chiusi di palazzo d’Orleans. E poi hanno dovuto fare i conti con l’assenza di Crocetta. Tutto è rimandato a martedì quando il governatore tornerà al palazzo della Regione, disponibile a ricevere tutti.
Per Vincenzo Vinciullo e Bernadette Grasso occorre trovare soluzioni per evitare la bancarotta dei comuni. “Innanzitutto – scrivono in una nota stampa il vicepresidente vicario della commissione Bilancio e il deputato di Grande Sud – incrementiamo di 25 milioni il fondo già stanziato, ad oggi pari a 280 milioni che non sono comunque sufficienti. Per una maggiormente equilibrata distribuzione delle risorse – continuano Vinciullo e Grasso – di questi 305 milioni, almeno 100 dovranno essere destinati ai piccoli comuni fino ai 5 mila abitanti che ne hanno bisogno già per le spese correnti. Inoltre, dovremmo reperire altre somme e la soluzione ideale sarebbe il recupero dei 110 milioni di trasferimento che lo Stato ha tagliato con gli ultimi suoi provvedimenti in materia. Per questo – concludono – caldeggiamo l’istituzione urgente di un tavolo programmatico per ottenere da Roma la compensazione per queste entrate ridotte, perché i municipi né possono andare in fallimento, né possono tagliare servizi essenziali alle comunità da essi amministrate”.