Per farsi concedere mutui, presentavano documentazioni false. Così hanno truffato diverse banche ed istituti finanziari. La truffa è stata scoperta dai carabinieri che questa mattina hanno eseguito, tra i comuni di Patti, Brolo, Piraino, Sant’Agata di Militello, Rocca di Caprileone e Caronia, sette esecuzioni di misure cautelari per associazione a delinquere finalizzata alla commissione di truffe a banche ed istituti finanziari. L’operazione, denominata Payroll, è stata condotta dai carabinieri della compagnia di Patti. Ad essere truffate le banche Unicredit, Monte dei Paschi e le finanziarie Agos Ducato e Consumit, ai quali sono state avanzate richieste di finanziamenti e mutui per circa 200 mila euro.
Agli arresti domiciliari è finito Francesco Paolo Letizia, 35enne residente a Capo d’Orlando, promotore finanziario e mediatore creditizio. Obbligo di dimora nel comune di residenza per Daniele Casella, 43enne di Piraino; Salvatore Botta, 55 anni residente a Torrenova e Antonino Campione,51enne di Caronia. Obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per Antonino Befumo, 33enne di Sant’Agata di Militello; Salvatore Saffo, 63enne residente a Sant’Agata di Militello e un’altra persona nei cui confronti è stato disposto un analogo provvedimento in corso di notifica. Ad altri nove soggetti è stata notificata un’informazione di garanzia.
Le indagini erano state avviate a settembre del 2010. Le pratiche di finanziamento venivano corredate da documentazione falsa, in particolare buste paga e modelli Cud predisposte di volta in volta a clienti che venivano procacciati dai componenti del sodalizio criminale. Chi richiedeva il finanziamento era solitamente nullafacente. Dopo avergli fatto pagare una somma iniziale tra i 100 e i 300 euro per l’ottenimento delle buste paga e dei Cud falsi, la banda pretendeva, a finanziamento ottenuto, somme che oscillavano dal 40% al 50 % della somma finanziaria. Alcune volte le somme venivano pretese anche mediante minacce.
A capo dell’associazione c’era il promotore finanziario e mediatore creditizio Francesco Letizia Paolo. Era lui che provvedeva alla compilazione o/e al reperimento di buste paga false e Cud ai clienti che venivano procacciati da Antonino Campione, impiegato all’ospedale di Sant’Agata di Militello ora in pensione; Salvatore Botta, ausiliare del traffico; Daniele Casella, artigiano; Antonino Befumo, artigiano e Salvatore Saffo, impiegato.
Antonino Befumo, grazie alla complicità del padre Filippo Giovanni, ex impiegato di banca, colpito da informazione di garanzia, aveva il compito di controllare alcuni clienti e provvedeva all’interrogazione in banca dati per specifici compiti quali quelli dell’accertamento di eventuali impedimenti, quali protesti ed altro mediante visure in CRIF. Una volta individuati i soggetti che avevano bisogno di finanziamenti e mutui, venivano istruiti appositamente dal capo dell’associazione e dai suoi complici. Poi venivano accompagnati alle banche o alle finanziarie dove veniva presentata la pratica e seguivano poi l’intero iter. L’indagine, nell’ambito della quale sono state emanate le sette misure cautelari, vede coinvolti e indagati più di 16 soggetti.
Proseguono le indagini coordinate dalla procura della Repubblica di Patti per individuare altri finanziamenti e mutui ottenuti con lo stesso modus operandi.
Maria Chiara Ferraù