Quattro persone sono state fermate dalla polizia a Enna per furto aggravato e danneggiamento. A seguito di una segnalazione al 113, gli agenti della Polizia sono intervenuti in contrada San Cataldo dove, all’interno di una proprietà privata, si erano introdotti quattro uomini, colti in flagranza di reato mentre caricavano una notevole quantità di materiale ferroso su due autocarri cassonati, di cui uno munito di ragno idraulico e l’altro attrezzato con due bombole e un cannello. Il materiale apparteneva a una dismessa centrale di produzione di calcestruzzo.
Gli agenti hanno notato che gli individui avevano congegnato un modus operandi collaudato: uno era addetto alla manovra del ragno idraulico, un altro era impegnato con la fiamma ossidrica, a separare il ferro, mentre gli altri due provvedevano ad ammassare il ferro già tagliato, predisponendolo per il caricamento.
Gli agenti hanno accertato che i quattro avevano avuto accesso al fondo tranciando la rete metallica posta a recinzione della proprietà. I quattro erano privi di documenti di riconoscimento e sono stati accompagnati negli uffici del locale gabinetto di polizia scientifica per i rilievi foto dattiloscopici. Così è stato possibile accertare che si trattava di Domenico Vecchio, 29 anni; Giuseppe Vecchio, 52 anni; Salvatore Vecchio, 24 anni e Francesco Pace, 39 anni, tutti residenti a Catania.
L’accertamento ha permesso di verificare che tutti, tranne Salvatore Vecchio, avevano pregiudizi di polizia specifici. Per i quattro sono scattate le manette per concorso di furto consumato e danneggiamento aggravato. Inoltre, Francesco Pace è stato denunciato perché non aveva mai conseguito la patente di guida ed è stato trovato alla guida di un mezzo. Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati gli autocarri e gli strumenti utilizzati per commettere il reato. Gli agenti hanno contestato agli arrestati numerose infrazioni previste dal codice della strada, tra cui la mancanza di assicurazione per la responsabilità civile.
Il giudice, nel convalidare l’arresto, ha applicato nei confronti di due dei quattro arrestati, l’obbligo di dimora a Catania, disponendo il giudizio per direttissima nel corso del quale il giudice ha condannato Salvatore Vecchio a 4 mesi di reclusione e 75 euro di multa; Domenico Vecchio a un anno di reclusione e 100 euro di multa; Giuseppe Vecchio a un anno e due mesi di reclusione e 120 euro di multa e a Francesco Pace un anno e 2 mesi di reclusione e il pagamento di 120 euro di multa, pena sospesa.
Gli arrestati, messi in libertà, sono stati accompagnati infine alla divisione anticrimine e il questore ha proceduto ad emettere nei loro confronti il foglio di via obbligatorio con il divieto di far ritorno nel comune di Enna per tre anni.