Un legame forte e profondo unisce Vinicio Capossela a Scicli e alla provincia di Ragusa. Un tributo che ha preso forma e parola nel 2005 con la canzone “L’uomo vivo”, diventata l’inno della festa più sentita nella città barocca, la festa della Gioia, l’uscita del simulacro di Gesù nel giorno di Pasqua.
Vinicio Capossela fa adesso il suo ritorno in Sicilia a Scicli, il prossimo 12 agosto e canterà in “quella clessidra che capovolge il senso delle cose”. Un concerto che si preannuncia ricco di emozioni, forte di quell’empatia che unisce il territorio che lo ospita all’artista che ad ogni sua visita è capace di regalare straordinarie suggestioni. Anche in provincia di Ragusa Vinicio presenterà la Banda della Posta “Musica per sposalizi”.
“Lo sposalizio è stato il corpo e il pane della comunità. Il mattone fondante della comunità – spiega Vinicio Capossela – Veniva consumato con il cibo e con la musica. Questa musica che accompagnava il rito era musica umile, da ballo, adatta ad alleggerire le cannazze di maccheroni e a “sponzare” le camicie bianche, che finivano madide e inzuppate, come i cristiani che le indossavano. Un repertorio di mazurke, polke, valzer, passo doppio, tango, tarantella, quadriglia e fox trot, che era in fondo comune nell’Italia degli anni ‘50 e ‘60 e che si è codificato come una specie di classico del genere in un periodo nel quale lo “sposalizio” è stata la principale occasione di musica, incontro e ballo. A Calitri, in alta Irpinia, qualche anno fa, un gruppo di anziani suonatori di quell’epoca aurea non priva di miseria, ha preso l’abitudine di ritrovarsi davanti alla posta nel pomeriggio assolato. Montavano la guardia alla posta, per controllare l’arrivo della pensione. Quando l’assegno arrivava, sollevati tiravano fuori gli strumenti dalle custodie e si facevano una suonata. Il loro repertorio fa alzare i piedi e la polvere e fa mettere ad ammollo le camicie sui pantaloni. Ci ricorda cose semplici e durature – conclude Capossela – Lo eseguono impassibili e solenni, dall’alto del migliaio di sposalizi in cui hanno sgranato i colpi. Per questo si sono guadagnati il nome di Banda della Posta”.
Ad accompagnarlo lunedì 12 agosto a Scicli “La Banda della Posta”, con Giuseppe Caputo Matalena al violino, Franco Maffucci Parrucca chitarra e voce, Giuseppe Galgano Tottacreta alla fisarmonica, Giovanni Briuolo chitarra e mandolino, Vincenzo Briuolo mandolino e fisarmonica, Giovanni Buldo Bubù al basso, Antonio Daniele alla batteria, Crescenzo Martiniello Papp’lon all’organo, Gaetano Tavarone Nino chitarre, Vito Tuttomusica strumenti, Canio Zarrilli fotografie e proiezioni. Insieme a Vinicio Capossela due suoi stretti collaboratori, il chitarrista Alessandro “Asso” Stefana e Taketo Gohara al suono. Il grande evento musicale, organizzato in sede locale dalla Marcello Cannizzo Agency e con il supporto dell’Amministrazione comunale, si svolgerà nell’area esterna della chiesa di San Bartolomeo a Scicli. E’ già possibile acquistare i biglietti d’ingresso. Il costo € 19,50 compresa prevendita. Info: 347.2145171