“Burning desire”. È questo il tema della VI edizione del teatro del fuoco International firedancer festival 2013 che si svolgerà alle isole Eolie (Messina) e a Palermo dal 25 al 31 luglio prossimi. Anteprima a villa Igiea il 14 luglio nella notte del festino di Santa Rosalia.
Il sensazionale festival di arte e fuoco toccherà le isole Eolie con lo spettacolo Dreamers, il 25 e 26 luglio, nel magnifico scenario del castello di Lipari, all’interno del complesso museale Bernabò Brea il cui simbolo, noto in tutto il mondo, è il “cratere dell’acrobata”, un vaso fliacico a figure rosse con acrobata che raffigura Dionisio che guarda una donna acrobata e rappresenta il più noto di questi reperti del sud Italia.
Lo show toccherà Vulcano, l’isola del fuoco per natura, dove acrobati e danzatori di fuoco il 27 luglio si esibiranno nell’indimenticabile performance “Scintille a Pandora”, nell’area della pozza dei fanghi, famosa in tutto il mondo, immaginifica e lunare.
Il 30 e 31 luglio il teatro del fuoco sarà a Palermo sul palco di villa Filippina, con lo spettacolo Burning desire. Il calendario delle iniziative previste nell’ambito della VI edizione del Teatro del Fuoco prevede, tra le altre cose, una Parata Beach Show, “Burning Jelly Baby”, sulle spiagge di Lipari, il 25 e a Palermo, sulla spiaggia di Mondello, il 29 luglio.
Il teatro del fuoco è un progetto artistico che punta alla valorizzazione degli elementi propri del territorio siciliano a partire dal fuoco, proposto attraverso una varietà di canali espressivi potenti che vanno dalla danza, al canto, all’acrobatica, alla ginnastica artistica, al nuoto sincronizzato, al tiro con l’arco, fino al mimo e al cabaret. Un festival internazionale, unico nel suo genere in Italia, nato sei anni fa e realizzato con il riconoscimento del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
L’espressione del corpo in movimento, nel recupero di una gestualità primordiale, la sublimazione delle forme e delle suggestioni sono strumenti propri del Teatro del Fuoco che della luce e del calore delle fiamme fa un’arte espressiva vitale e purificatrice che innesca ed esalta il legame atavico fra forza degli elementi e spettatori in una sorta di magia sacrale. Esprimersi attraverso il corpo è dare voce all’anima. Fuoco è vita, energia, conservazione, forza creatrice, desiderio, sogno, “Burning desire”, appunto.
“Burning Desire vuol dire voglia di continuare a provare, di rialzarsi dopo una caduta, essere creativi nonostante tutto fino a raggiungere lo scopo, il sogno” ha sottolineato Amelia Bucalo Triglia, ideatrice dello show, – convinta che la capacità di emozionarsi e di credere nelle cose, sia più forte del disfattismo e dell’atavica rassegnazione.
Con questa idea è nata una kermesse spettacolare, che attinge a piene mani dalla natura e dai suoi elementi. Non è casuale la scelta di Stromboli prima, e dell’anfiteatro greco romano di Lipari in un secondo momento di maturità artistica dello show, cosi come Linguaglossa, Ustica, Vulcano e Salina come palcoscenico naturale della manifestazione nelle prime cinque edizioni. Tra arte e fuoco, danza e magia, la Bucalo Triglia propone un indimenticabile viaggio evocativo fra suggestioni e rappresentazioni di altissimo livello portate in scena da una compagnia di 40 artisti di fama internazionale in un grandioso mix di culture, esperienze e metodologie.
Secondo Bucalo Triglia, “Il Teatro del Fuoco rappresenta un valore aggiunto per l’offerta turistica e culturale siciliana perchè capace di dirottare consistenti flussi turistici provenienti anche da destinazioni internazionali che scelgono la Sicilia, centro del mediterraneo, come fulcro di un viaggio primordiale intorno all’uomo. Le nostre ricchezze potenziali, con l’utilizzo di attività d’intrattenimento possono tradursi in sviluppo e produttività”.
Il Fuoco, infatti, diventa il simbolo metaforico dello spirito e della giovialità del popolo siciliano, della sua natura, della antica tradizione lipariota in particolare, elemento conduttore di tutte le edizioni: Energia (2008), Trasformazione (2009), Dio e Miti del Fuoco (2010), Passione (2011), Femmina (2012).
Lo spettacolo prevede una trama centrale a partire dal tema “Burning desire”, da cui si articolano scene e visioni differenti, che prendono forma dalle performances degli artisti che si esibiscono col fuoco in esercizi aerei, con palle di fuoco, torce, bastoni, e coreografie di fortissimo impatto scenico. Il linguaggio artistico dello spettacolo nasce dalla fusione di diversi stili creativi che rievocano la creazione del globo in un mix spettacolare di elementi naturali e umani.
Tutti gli accessori, gli oggetti e i costumi di scena vengono confezionati e realizzati da artigiani siciliani come siciliana è l’ intera produzione del Teatro del Fuoco. “ Abbiamo cercato in tutti i modi – ha detto Bucalo Triglia – di preservare e valorizzare la produzione locale sia nella fattura che nella realizzazione di ciascun spettacolo. Trucchi, costumi, scenografie, musiche, sono affidate alla maestria e alla creatività di professionisti siciliani che rappresentano “la giovane eccellenza” nei singoli settori”.
Ma il Teatro del fuoco non è solo rappresentazione artistica. Sposando una visione globale, il Festival mette a sistema un network che tocca come punto prioritario il settore del turismo, attraverso il coinvolgimento delle realtà territoriali in generale: l’enogastronomia, l’arte, lo sport, l’educazione civica nelle scuole senza escludere l’attenzione per l’impegno il sociale.
In tema di sport, quest’anno, infatti, tra i siciliani provenienti dal Coni selezionati per il festival, vi è un’atleta olimpionica di tiro con l’arco, oltre a ginnaste e danzatrici di nuoto sincronizzato.
A proposito di coinvolgimento territoriale, farà parte della scenografia dello spettacolo di Lipari, un vulcano in cartapesta realizzato dagli alunni della scuola media locale.
Nell’ambito dell’anteprima a Villa Igiea, invece, spazio all’arte e alla creatività degli allievi dell’Istituto di Belle Arti di Palermo, che presenteranno una mostra di orecchini e ventagli realizzatinel corso dell’anno scolastico.
Il Teatro del Fuoco è anche gastronomia: tra le novità della VI edizione, un Piatto “Teatro del Fuoco” realizzato dal ristoratore palermitano Gigi Mangia, e già presente nei suoi rinomati menù. Si aggiunge al “Risotto Teatro del Fuoco”, proposto dal ristorante Filippino di Lipari, fra le sue pietanze di punta.
Da quest’anno, inoltre, tra i partner del Teatro del Fuoco c’è anche la cooperativa Palma Nana, leader nelle proposte di turismo responsabile e vacanze natura, che organizza una crociera per i turisti responsabili, curiosi di scoprire la natura, le culture e le tradizioni dei luoghi, turisti che amano gustare modi di vita semplici, attenti a non sprecare le risorse dei paesi visitati e vogliono essere completamente protagonisti della loro vacanza. Alla crociera si potrà partecipare da soli o con un gruppo di amici. Viene fornita particolare assistenza ed accoglienza sul posto e la possibilità di partecipare ai workshop ed agli spettacoli del Teatro del Fuoco.
L’itinerario in barca a vela previsto in occasione del festival, tocca Vulcano con la pozza e le spiagge sulfuree, Panarea, Stromboli con la sua caratteristica attività vulcanica notturna, Lipari con il suo magnifico centro storico e il Museo, Salina e Filicudi immerse nel verde di una natura sconfinata ed incontaminata. Biologia marina e avvistamento cetacei, lezioni di nomenclatura della barca, della strumentazione di bordo, delle manovre sulle vele, dei nodi, saranno parte integrante dell’attività di bordo. Tanto mare e sole e per una crociera in assoluta sicurezza con skipper qualificati.
I biglietti per gli show delle Isole Eolie possono essere acquistati direttamente sul luogo, a Lipari e Vulcano, presso gli info point, i promoter o a teatro, a 10 euro, mentre per lo spettacolo di Palermo, al circuito box office o direttamente a Villa Filippina. Il costo è di 10, 15, 18 euro secondo il settore.