I politici coinvolti nello scandalo dell’ente di formazione Ciapi a Palermo, si autosospendano. È quanto chiedono i socialisti siciliani, invitando “i siciliani a prendere atto e coscienza di una insopportabile situazione di degrado morale e politico che ha raggiunto livelli preoccupanti. Una rete di corruttele, così come emerge dalle indagini, che ha dispensato a destra e a manca il pubblico denaro, in dispregio e in offesa alla situazione di crisi che, al limite della sopravvivenza, attanaglia il popolo siciliano”.
Il Partito Socialista dei Siciliani, alla luce di quanto avvenuto, chiede alle persone coinvolte in questa triste e poco edificante vicenda di sospendersi dalle cariche pubbliche ad oggi ricoperte, in attesa di ulteriori accertamenti da parte degli organi giudiziari. “Sarebbe un atto dovuto e rispettoso nei confronti dei siciliani, che consentirebbe – prosegue il PSdS – il recupero di un minimo di credibilità da parte delle istituzioni, nelle quali la gente stenta sempre più a riconoscersi. Il Partito Socialista dei Siciliani a tutela e salvaguardia della onorabilità della Sicilia e dei siciliani, vilipesa ed oltraggiata da corruttori e faccendieri, comunica sin da ora che, in caso di giudizio, si costituirà parte civile nei confronti di costoro”.