Catania: operazioni antiprostituzione, 4 arresti

Un padre che diventa aguzzino della figlia. Un padre che decide di vendere il corpo della persona a cui ha dato la vita, per guadagnare dei soldi senza alcuna fatica. Protagonisti della sordida vicenda sono dei romeni arrestati dai Carabinieri a Catania. Il padre di una ventenne romena aveva convinto la figlia a raggiungerlo a Catania perché aveva trovato un lavoro dignitoso che avrebbe consentito una vita decorosa ad entrambi. Invece, una volta arrivata in Italia, la ragazza ha trovato una sgradita quanto mai inaspettata sorpresa. Il padre insieme allo zio e a una coppia di connazionali, l’ha costretta a prostituirsi. I carabinieri hanno arrestato per questo tre persone: L.T., 48 anni; M.T., 41 anni e la donna A.B., 30 anni e ne hanno denunciata un’altra di 34 anni.

Le indagini erano state avviate una settimana fa quando nell’ambito di un servizio di controllo notturno del territorio lungo il viale Africa, una pattuglia aveva notato 3 persone che strattonavano e malmenavano una ragazza. Immediatamente i militari hanno interrotto il pestaggio e condotto i 4 in caserma per i primi accertamenti. Il padre della giovane aveva anche ritirato i documenti della figlia per impedirle il ritorno in Romania e la povera vittima era sottoposta quotidianamente a violenze e minacce e costretta a trascorrere ogni notte in viale Africa. Tutti gli introiti dovevano essere consegnati al padre che li divideva con la convivente e il fratello. L’operazione ha consentito di liberare la giovane, ma anche altre due vittime, anche loro romene, di 28 e 30 anni. Le tre ragazze venivano obbligate ogni mattina a rincasare in due abitazioni del centro storico dove convivevano con i propri aguzzini, senza documenti, senza soldi, sotto continue minacce e senza alcuna libertà di movimento.

I 3 malviventi, tutti con precedenti penali, sono ritenuti responsabili dei gravi reati di sfruttamento della prostituzione, tratta di persone e riduzione in schiavitù. Gli stessi sono stati condotti nel penitenziario di Piazza Lanza a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, la quale dopo aver convalidato gli arresti ha disposto la custodia cautelare in carcere nei loro confronti.

Nei confronti della 34enne denunciata, l’accusa è di concorso per il reato di sfruttamento della prostituzione. Avrebbe fornito indicazioni agli arrestati circa i movimenti della 20enne quando si trovava sulla strada.

Nel corso di una seconda operazione antiprostituzione, i carabinieri di piazza Dante hanno eseguito nei confronti del romeno 47enne L.F., un’ordinanza di custodia cautelare per sfruttamento della prostituzione e hanno sottoposto all’obbligo di dimora un 51enne pregiudicato di nazionalità italiana. I militari dell’Arma hanno accertato che i due avevano costretto due ventenni romene a prostituirsi in viale Ionio, percependone gli introiti. Anche in questo caso le giovani erano state private di ogni libertà, senza documenti e senza soldi.

Maria Chiara Ferraù

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