Colpo dei carabinieri di Catania al racket delle estorsioni. Quattro persone sono finite in manette. Si tratta dei fratelli Vincenzo, 49 anni; Gaetano, 54 anni e Antonino Valenti, 52 anni, tutti pregiudicati, affiliati al clan Pillera e Puntina e Giuseppe Valenti, 28 anni, figlio di Vincenzo.
Le indagini erano state condotte dai carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Piazza dante e dirette dalla procura della Repubblica di Catania a seguito della denuncia per estorsione presentata da un imprenditore edile catanese. Dal 2011 i Valenti, più volte, avevano minacciato e esercitato intimidazioni con finalità estorsive nei confronti della vittima. Addirittura l’imprenditore era stato costretto da Vincenzo Valenti e dal figlio Giuseppe a realizzare gratuitamente alcuni lavori di ristrutturazione per un costo effettivo di 18 mila euro in un’abitazione in provincia di Catania. Ultimati i lavori padre e figlio hanno continuato a minacciare l’imprenditore tentando di imporgli l’assunzione di Giuseppe Valenti per un salario mensile di ben 3.600 euro.
Uno dei momenti più significativi registrati nel corso dell’inchiesta riguarda Giuseppe Valenti che, entrato nell’azienda della vittima, aveva costretto tutti gli operai ad andarsene e aveva chiuso con un lucchetto il portone d’ingresso per impedire l’accesso a chiunque, gridando che l’azienda era la sua. Episodio, questo, che ha dato avvio alla successiva fase persecutoria quando i tre fratelli Valenti hanno iniziato a pretendere che l’imprenditore redigesse loro una procura per la cessione dell’azienda e dei macchinari per un prezzo di tre volte inferiore all’effettivo valore di mercato.
È stata questa ultima pesante richiesta a indurre l’imprenditore a rivolgersi alle forze dell’ordine e denunciare. Oggi le misure cautelari emesse dal tribunale di Catania a carico dei quattro familiari. Oltre al reato di estorsione, Vincenzo Valenti dovrà anche rispondere dell’inosservanza degli obblighi connessi alla sorveglianza con l’obbligo di soggiorno, avendo sconfinato dal comune di residenza, come accertato nel periodo delle indagini. Per tutti e quattro gli estorsori si sono aperti i cancelli del carcere di Catania piazza Lanza.
Non è la prima volta che grazie alle denunce di un imprenditore i militari dell’Arma riescono ad assicurare alla giustizia gli estorsori. Lo scorso 31 gennaio 7 persone appartenenti al clan Ercolano Santapaola sono state arrestate per un’estorsione commessa ai danni di un bar di Librino dal 2004. L’8 marzo 2013 altri sette affiliati al clan Santapaola-Ercolano sono stati arrestati per un’estorsione commessa ai danni di un imprenditore edile che pagava il pizzo dal 2002. Con l’operazione Fiori bianchi 3, il 24 aprile scorso finirono in manette 77 persone ritenute affiliate alla stessa famiglia mafiosa e ritenute responsabili di aver effettuato, per conto del clan, sin dal 1993, la raccolta di pizzo ai danni delle più diverse attività artigianali dislocate in diversi comuni della provincia di Catania. Il 24 maggio del 2003 era stato arrestato un 56enne pregiudicato di Aci Catena che riscuoteva la messa a posto da un direttore di un’azienda del settore sanitario.
Maria Chiara Ferraù