Istituire un ecomuseo ad Aci Castello, nel catanese. È questo l’obiettivo del centro studi Acitrezza che ha presentato il progetto ad Aci Castello. “Abbiamo le carte in regola per essere i primi in Sicilia”. Così il presidente del Csa, Castorina. All’incontro hanno partecipato, fra gli altri, il consigliere comunale, Toni Guarnera che ha presentato la proposta di istituzione dell’ecomuseo; Vera Greco, soprintendente ai beni culturali di Catania; Angela Foti, componente della commissione Ambiente all’Ars; Salvo Danubio, presidente del consiglio comunale di Aci Castello e Massimo Pellegrino, presidente della locale Pro Loco.
L’ecomuseo riguarderà le quattro frazioni del comune rivierasco. L’obiettivo è quello di tutelare e valorizzare luoghi come il megapillows dell’ex stazione, i basalti colonnari, il sentiero delle fate di Ficarazzi, l’antica fontana di via stazione, le grotte di Ulisse di Cannizzaro, oltre a promuovere i luoghi storici e culturali di Aci Castello. Da tutelare e valorizzare anche il patrimonio immateriale come “I Malavoglia”, Omero e Ovidio.
“Il progetto dell’Ecomuseo della Riviera dei Ciclopi va avanti a grandi passi – ha dichiarato Antonino Castorina, presidente del Csa – In questi giorni abbiamo avuto altre adesioni di professionisti per la creazione del comitato scientifico, propedeutico alla realizzazione del progetto. La presenza di rappresentanti regionali durante l’incontro è il segno tangibile che il lavoro finora svolto è stato di prim’ordine. Abbiamo tutte le carte in regola per essere tra i primi a costituire un ecomuseo nel territorio siciliano, in vista della legge quadro su quest’importante momento di sviluppo”.