Dramma familiare nel palermitano, più precisamente a Misilmeri. Ivan Irrera, 38 anni, poliziotto della squadra mobile di Palermo ha prima sparato al figlio che dormiva per poi togliersi la vita, con la pistola d’ordinanza. Il piccolo è gravissimo.
I medici del reparto di neurochirurgia dell’ospedale Civico di Palermo lo hanno sottoposto a un intervento d’urgenza per rimuovere frammenti ossei, emostasi e ricostruire la dura madre. L’intervento è riuscito ma il piccolo rimane ancora in pericolo di vita. Le sue condizioni sono gravissime, come si legge nel bollettino medico. “Se rimarrà in vita – ha spiegato Amerigo Stabile, direttore del dipartimento di emergenza e urgenza dell’ospedale Civico di Palermo – rimarranno lesioni neurologiche importanti”.
Secondo le prime ricostruzioni dei colleghi, il poliziotto rientrato alle 6.30 del mattino sarebbe entrato nella stanza del figlio e gli ha sparato per poi uccidersi. La moglie è stata svegliata dai colpi di pistola e davanti a lei si è presentata una scena terribile. L’altra figlia della coppia, una 14enne, non era in casa al momento perché fortunatamente era ospite da una parente. Non si conoscono ancora i motivi che hanno indotto il poliziotto a compiere il folle gesto. La coppia e i due figli oggi sarebbero dovuti partire per Milano per partecipare alla prima comunione di un nipote.
La notizia ha sconvolto i compagni di classe del piccolo che stamattina si trovavano a villa Di Napoli per la manifestazione “Palermo apre le porte”, organizzata dal comune. La notizia della tragedia è arrivata proprio mentre era in corso la cerimonia. I bambini e i loro genitori sono scoppiati in lacrime. I piccoli ora sono assistiti da una psicologa. L’amministrazione ha subito sospeso la manifestazione.