Tortorici (Me): rapina alle poste, presi tre catanesi. LE FOTO
Sarebbe stato un colpo perfetto. Una rapina, quella all’ufficio postale di Tortorici, programmata nei minimi dettagli. Il bottino era ghiotto: tutti i soldi delle pensioni appena arrivati. I tre rapinatori, però, non avevano fatto i conti con le coincidenze e con l’immediata mobilitazione delle forze dell’ordine. La loro fuga, infatti, è durata poco meno di un’ora e intorno alle 13 i carabinieri della locale stazione oricense li hanno arrestati e condotti nelle camere di sicurezza della caserma.
Le manette sono scattate ai polsi di Fabrizio Bella, 48enne di Acicatena; Camillo Pappalardo 42enne di Acireale e di Giuseppe Gurgone, 41enne di Aci Catena, centri in provincia di Catania. Tutti e tre hanno alle spalle reati e condanne, tra cui associazione per delinquere di tipo mafioso, rapine, furti, ricettazione, estorsione, spaccio di sostanze stupefacenti. Bella e Gurgone hanno anche precedenti per omicidio.
I tre rapinatori, approfittando del cancello aperto sul retro dell’edificio postale, armati di palanchino e piccone, hanno forzato la porta d’accesso. Il direttore, dall’interno, si è accorto che qualcosa non andava per il verso giusto, così ha allertato i propri dipendenti che hanno cercato di nascondere i soldi che avevano nelle rispettive casse. I tre malviventi, con il volto travisato dal passamontagna, sotto la minaccia di un coltello, una volta dentro l’ufficio postale, hanno chiesto al vice direttore di mostrare loro dove tenevano i soldi e hanno portato via circa 150 mila euro. Tutti soldi che erano stati lasciati da poco dal portavalori. Dovevano servire per pagare le pensioni, proprio a partire da questa mattina. Al momento della rapina all’interno dell’ufficio postale si trovavano una quindicina di persone che hanno assistito alla scena da dietro il vetro.
Mentre i rapinatori scappavano da dove erano entrati e il direttore dell’ufficio postale di Tortorici cercava di inseguirli, il caso ha voluto che stesse passando un’auto dei Carabinieri. Poco dopo è arrivata anche una pattuglia della Polizia. Così è iniziata la caccia ai rapinatori. I malviventi si erano allontanati a forte velocità a bordo di una Fiat Uno grigia, targata Mantova, risultata rubata, guidata da un complice che non è stato rintracciato. Un coltello, utilizzato per minacciare i dipendenti dell’ufficio postale, è stato trovato davanti ad un esercizio commerciale oricense, poco distante dal luogo della rapina.
L’auto è stata abbandonata dai rapinatori catanesi in un parcheggio in via Filangeri, mentre i tre si sono rifugiati all’interno di un’abitazione in via Costanzo. E’ stato proprio qui che li hanno trovati i militari dell’Arma della stazione di Tortorici che, insieme ai colleghi della compagnia di Sant’Agata di Militello, dopo aver trovato l’auto rubata, stavano setacciando tutto il paese. Così sono scattate le manette ai polsi dei malviventi di cui ancora non sono state rese note le generalità. L’intera refurtiva, circa 150 mila euro, è stata recuperata, così come i passamontagna e gli attrezzi utilizzati per scassinare la porta dell’ufficio postale. I proprietari dell’abitazione dove sono stati arrestati i tre malviventi, risiedono al nord Italia e tornano a Tortorici soltanto per le vacanze.
Maria Chiara Ferraù