E’ allarme occupazione per un centinaio di lavoratori stagionali del villaggio vacanze Capo Calavà di Gioiosa Marea, centro tirrenico in provincia di Messina. Dopo il passaggio di gestione al gruppo nazionale Orovacanze, rischiano, infatti, di perdere il posto di lavoro. A lanciare l’allarme è la Filcams Cgil di Messina.
Il sindacato già il mese scorso aveva chiesto un incontro alla Orovacanze per verificare il passaggio dei lavoratori che operano da anni nella struttura, senza, però, ricevere alcuna risposta. Solitamente gli stagionali iniziano a lavorare dal mese di maggio. Nessuno di loro è stato contattato dalla nuova gestione. Anzi pare che la Orovacanze si sia rivolta a un’agenzia interinale per assumere nuovo personale. “Siamo fortemente allarmati per questa vicenda – si legge in una nota del sindacato – sia perché coinvolge oltre un centinaio di famiglie di una zona che è già stata duramente colpita dalla crisi, sia perché si corre seriamente il rischio di vedere sostituito personale locale con gente proveniente magari dal nord Italia. Sarebbe un bel paradosso – denunciano Garui e Spanò”.
La Filcams Cgil nei prossimi giorni indirà una nuova assemblea dei lavoratori e ha chiesto al prefetto di Messina, Trotta, di convocare la nuova gestione del villaggio turistico per ottenere chiarimenti sulle politiche occupazionali che intende seguire e per ottenere garanzie per gli stagionali locali. “La scelta del mancato confronto da parte di Orovacanze – osservano Garufi e Spanò – sta determinando un allarme sociale che potrebbe sfociare anche in proteste eclatanti davanti alla sede del villaggio”. Il sindacato si augura che il prefetto riesca a riunire le parti attorno a un tavolo con l’obiettivo di tutelare il lavoro e i lavoratori storici di Capo Calavà.
Maria Chiara Ferraù