Più di 100 milioni euro all’anno saranno risparmiati dalla Regione siciliana con l’abolizione delle Province. Sulle indennità di carica saranno risparmiati circa 10 milioni 300 mila euro all’anno; 50 milioni saranno risparmiati per le attività istituzionali e a queste somme si devono aggiungere i costi delle partecipate e altro.
A questo risparmio si aggiunge nel pacchetto Tsunami presentato all’Assemblea regionale siciliana, l’abolizione di quindici società partecipate e misure in favore delle imprese e dei poveri. Lo ha dichiarato il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta alla trasmissione su La7 “Coffee break”.
“La riforma delle Province – ha proseguito Crocetta – ha avuto il via libera dell’Ars grazie a 58 voti. I grillini all’Assemblea sono quindici. Li ringrazio, però ognuno si deve prendere la sua parte. C’e’ una coalizione che regge. Condividiamo con i grillini un percorso ma io ho chiesto anche al Pdl di convergere ma continua a guardare al passato e ad una Regione sciupa-sciupa. I grillini – ha aggiunto Crocetta – sostengono un progetto reale di cambiamento in Sicilia basato sui fatti. Mi dispiace che il Pdl continui a rappresentare il vecchio. I 5 stelle non sono come gli indignados spagnoli, hanno scelto di partecipare, sono stati eletti e ora hanno il preciso dovere di confrontarsi con le istituzioni”.
L’abolizione delle Province è una riforma storica. Così scrive il presidente della Regione siciliana sul suo account Facebook. “Si tratta della prima tappa di una rivoluzione importante che riguarda la Sicilia. Oggi – prosegue Crocetta – ha vinto il modello Sicilia”.
“Con l’abolizione delle province la Sicilia dimostra di fare sul serio. Non c’è più spazio per le parole, il governo Crocetta e la sua maggioranza hanno avuto il coraggio di eliminare un Ente poco produttivo e molto costoso. Adesso la Sicilia, da sempre considerata Regione di sprechi e clientelismo, diventa un modello da seguire per tutto il Paese”. Così il senatore del Movimento ‘Il Megafono’ Giuseppe Lumia.
Maria Chiara Ferraù