Sono iniziati ieri mattina gli interrogatori di garanzia davanti al gip di Patti, nel messinese, Onofrio Laufadio, dei dodici indagati dell’operazione denominata “Fake”. L’ex vice sindaco di Patti, Francesco Gullo si è avvalso ieri della facoltà di non rispondere. Ieri sono stati interrogati anche l’ex vice comandante della polizia municipale, Carmelo Lembo; il consigliere comunale Domenico Pontillo e i vigili urbani Giuseppe Panzalorto e Giuseppe Foresti. I primi quattro sono agli arresti domiciliari e il quinto è destinatario dell’obbligo di dimora.
L’ex vice sindaco Francesco Gullo, uno dei maggiori accusati, difeso da Giuseppe Serafino, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Ha invece negato ogni addebito, fornendo giustificazioni in merito alle accuse rivolte dal Giudice per le indagini preliminari, l’ex vice comandante dei vigili urbani Carmelo Lembo, difeso da Carlo Autru Ryolo. Assistito dagli avvocati Nino Favazzo ed Attilio Scarcella, ha risposto, invece parzialmente alle accuse contestategli il consigliere comunale Domenico Pontillo. Ha fornito la propria versione dei fatti in ordine ai reati elettorali, il cambio di residenza e l’associazione a delinquere, rigettando tutte le accuse. Per i rimanenti capi di imputazione non ha, invece, risposto in quanto i legali non erano ancora in possesso di tutti gli incartamenti relativi all’indagine.
Ha ribattuto alle domande del Gip anche il vigile urbano Giuseppe Panzalorto, difeso dagli avvocati Nino e Peppuccio Todaro. Nel corso dell’interrogatorio ha chiarito la propria posizione, rigettando tutte le accuse. Anche il vigile urbano Giuseppe Foresti, difeso da Elio Leone Aquino, ha risposto alle domande del Gip spiegando la sua posizione e rigettando ogni addebito. Il legale ha, inoltre, chiesto la revoca delle misure cautelari e l’autorizzazione a riprendere l’attività lavorativa.
A partire da giovedì tutti gli avvocati difensori inizieranno a presentare le istanze presso il Tribunale del Riesame per chiedere la revoca dei provvedimenti cautelari. Sabato scorso, invece, sono state ascoltate anche le altre persone indagate per le quali il Gip del Tribunale di Patti ha lasciato in sospeso l’emissione di eventuali provvedimenti (si tratta di una richiesta di misura interdittiva di sospensione dalle funzioni per due mesi, avanzata dalla Procura). Si tratta dei funzionari comunali Marcella Gregorio, difesa da Mariella Sciammetta, Nunzio Pontillo, difeso da Elio Leone Aquino, e dell’ex direttore generale del Comune di Patti, Roberto Ribaudo, difeso da Francesco Pizzuto. Tutti e tre hanno risposto alle domande del Gip Onofrio Laudadio, chiarendo le rispettive posizioni. I legali si sono dichiarati fiduciosi e ritengono che nessun provvedimento sarà preso dal giudice per le indagini preliminari nei confronti dei loro assistiti.
Intanto la polizia ha iniziato a notificare i 156 avvisi di garanzia nei confronti delle altrettante persone indagate nell’ambito dell’operazione Fake per vari reati.
Tra domani e giovedì saranno sentite le altre sette persone destinatarie dei provvedimenti cautelari emessi dal Gip. Domani sono previsti gli interrogatori di Maria Pia Germanà, attualmente ai domiciliari; dei due consiglieri comunali Pasqualino La Macchia e Filippo Tripoli per i quali è stato disposto il divieto di dimora a Patti e dei due indagati a cui, invece, è stato disposto l’obbligo di dimora: Alessio Arlotta e Raffaele Aliberto.
Giovedì, infine, l’interrogatorio alle sorelle Cappadona.