Sarebbe stata segregata e violentata dall’uomo che le aveva promesso un lavoro da badante. Lo ha raccontato in lacrime una donna di nazionalità tunisina ai carabinieri. Ieri pomeriggio la donna ha contattato il 112 riferendo di essere stata segregata in un appartamento. È successo a Forza d’Agrò, nel messinese, dove i carabinieri della locale stazione hanno arrestato un 42enne residente a Francavilla di Sicilia per violenza sessuale aggravata e sequestro di persona.
La donna ha riferito di essere stata aiutata da alcuni vicini dell’uomo. La vittima ha raccontato agli investigatori di essere giunta nella stessa mattinata con un treno proveniente dal nord Italia per assumere il lavoro di collaboratrice domestica nella provincia di Messina. La magrebina ha raccontato di aver recuperato da internet un’offerta di lavoro per un impiego da badante e di aver contattato telefonicamente l’offerente al numero indicato sul sito internet.
Il presunto datore di lavoro l’avrebbe poi invitata a raggiungere la Sicilia per iniziare a lavorare. Così la donna ha preparato i bagagli ed è scesa dal treno alla stazione di Taormina dove ad aspettarla ha trovato quello che doveva essere il suo datore di lavoro e che si è poi rivelato come il suo rapitore. Durante il tragitto dalla stazione all’appartamento, l’uomo avrebbe informato la donna della temporanea indisponibilità del posto di lavoro promesso aggiungendo che, grazie alle sue conoscenze, le avrebbe però trovato una occupazione alternativa.
Una volta nell’appartamento l’uomo, abusando della sua condizione di superiorità fisica, avrebbe costretto la vittima a consumare un rapporto sessuale e poi si sarebbe allontanato da casa chiudendo a chiave la donna dentro casa. Dopo diversi tentativi, la magrebina è riuscita a sbloccare la serratura e a chiedere aiuto ad alcuni vicini dell’uomo.
La donna, soccorsa dal personale del 118 intervenuto sul posto, ha fornito ai carabinieri ulteriori elementi per identificare l’autore dei fatti. I militari dell’Arma hanno così rintracciato il 42enne Francesco Boemi. L’uomo da poco aveva affittato l’appartamento dove si sarebbe consumata la violenza.