Mistretta è pronta a combattere ancora per salvare un altro ufficio pubblico: quello delle entrate. Dopo i consigli comunali convocati per opporsi alla chiusura dell’ospedale e del tribunale, adesso è arrivato il civico consesso per salvare l’ufficio dell’agenzia delle entrate.
Amministratori comunali, sindaci del territorio, rappresentanti regionali di destra e sinistra hanno discusso della prossima chiusura, prevista per giugno 2013, dell’ufficio territoriale, unico punto di riferimento per tanti contribuenti e professionisti dei Nebrodi occidentali.
Il sindaco di Mistretta, Iano Antoci, ha parlato di un vero e proprio scippo che si sta perpetrando nei confronti di Mistretta e di tutta la zona. il riferimento è allargato anche alla chiusura del tribunale e al drastico ridimensionamento dell’ospedale Santissimo Salvatore.
“Siamo pronti a giocarci tutte le carte – ha detto Antoci – per continuare a vivere in questi territori”. Parole dure anche quelle dell’onorevole Santi Formica, secondo cui “bisogna attuare un braccio di ferro con il governo nazionale per non farci derubare”.
L’amministrazione comunale di Mistretta ha già messo a disposizione dei locali per l’ufficio in modo da ridurre sensibilmente i costi di gestione. Il secondo passo è l’invio di un documento, votato nella seduta consiliare di ieri sera all’unanimità, alle massime autorità regionali e nazionali affinchè intervengano nella vicenda, impedendo la chiusura dell’ufficio dell’agenzia delle entrate. Il passo più importante viene chiesto alla politica.
Maria Chiara Ferraù