Gestivano il mercato dello spaccio della droga ad Agrigento. Gli agenti della squadra mobile hanno eseguito questa mattina numerosi arresti, su ordinanza del gip Luisa Turco che ha accolto le richieste del sostituto procuratore Andrea Bianchi. In sedici avevano avviato una fiorente attività di spaccio in zone ad alta frequentazione tra Agrigento, Licata e Favara. Nella città dei templi l’attività di spaccio si svolgeva presso la piazzetta San Francesco e la piazza Marconi della stazione centrale in inverno e in estate all’interno della villa Pertini di San Leone e anche sul lungomare san Leone.
Un vero e proprio bazar, gestito prevalentemente da singoli soggetti di origine araba. Qui gli assuntori potevano acquistare una variegata tipologia di droga, come se si trovassero all’interno di uno dei tradizionali mercati arabi. Da qui il nome dato all’operazione: “Bazar”.
Le manette sono scattate ai polsi dei tunisini Haitham Aidi, Faouzi Toumi, Ferchichi Zied; dell’albanese Emilian Borici e del favarese Giuseppe Bellavia. Arresti domiciliari per Abdelkrim Touile, di nazionalità marocchina. Il gip ha disposto, inoltre, l’obbligo di dimora per il marocchino Soufiane Kajja, il tunisino Nizar Harabi; il marocchino Amine Talibouridah e il tunisino Walid Amemi. Altre sei persone, tutte extracomunitarie, sono attualmente ricercate. Tutti dovranno rispondere, ad eccezione di uno degli indagati, di spaccio continuato di sostanze stupefacenti del tipo hashish, eroina e metadone. A due degli indagati è contestato anche il concorso nel reato di spaccio.
Nel corso delle attività avviate dalla squadra mobile di Agrigento nell’inverno del 2010, sono stati numerosi anche i sequestri di singole dosi di droga, con relativa segnalazione degli acquirenti.
Sono ancora in corso ulteriori indagini per individuare altre eventuali responsabilità.
Maria Chiara Ferraù