Si profila una nuova emergenza per i pendolari che sono costretti ogni giorno a prendere il treno per raggiungere il proprio posto di lavoro. A partire dall’11 marzo prossimo, infatti, si preannunciano nuovi ritardi, soppressioni e problemi. “A questo – scrive il comitato pendolari siciliani – si aggiunga l’avviso che ci hanno lanciato i sindacati e il personale ferroviario che ci hanno comunicato una serie di iniziative a partire dal 17 febbraio che potranno creare considerevoli perturbazioni riguardo la regolarità del servizio. La Sicilia rimane l’unica Regione a non aver sottoscritto il contratto con l’operatore ferroviario. Solito scaricabarile Stato-Regione. Inutile parlarne. Purtroppo a pagarne le conseguenze sono sempre i pendolari. Ci chiediamo come sia possibile in un periodo di profonda crisi disinvestire pesantemente sul trasporto pubblico, peraltro garantito dalla costituzione. Questa è pura miopia, che si perpetua di generazione in generazione. Un popolo civile investe sui trasporti. Da questi si riparte. Riteniamo tutto ciò che sta accadendo un affronto alla dignità delle persone. Da Italiani ci sentiamo abbandonati dalle Istituzioni”.